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Per la sicurezza scelgo gomme al top e non bado a spese

Gli pneumatici non conoscono crisi perché per il motociclista sono di importanza fondamentale per ridurre i rischi di incidente. Così dice il nostro sondaggio che, come sempre, sfata anche tanti luoghi comuni. Per esempio l’importanza della durata e del design del battistrada

Per la sicurezza scelgo gomme al top e non bado a spese

Lo pneumatico è l’unico punto di contatto tra la nostra moto e la strada che percorriamo. Non importa che sia montato su un cinquantino o su una maxisportiva: un buon treno di gomme ci avvisa di una perdita di aderenza, ci garantisce il giusto grip in curva, ci assicura un ottimo drenaggio dell’acqua anche quando diluvia. E si aggrappa al fondo anche se è attraversato da una striscia bianca o da una rotaia. Certo, uno pneumatico si può bucare, strappare, spiattellare, consumare. È un componente tanto importante quanto vulnerabile: per mantenere alta la nostra sicurezza di guida, bisogna prendersene cura. A partire dalle cose più semplici: controllarne periodicamente la pressione. Ebbene, il motociclista sa davvero quanto sono importanti le gomme per sé e per la propria moto? Glielo abbiamo domandato col nostro sondaggio del lunedì. Ci hanno risposto in 1026.

 

QUANT’È RADICATO IL CONCETTO DI SICUREZZA IN RELAZIONE ALLE GOMME

L’86% dei partecipanti dichiara di ritenere determinanti gli pneumatici ai fini della sicurezza; il 79% dice di controllare la pressione almeno una volta al mese. Che i nostri lettori siano altamente competenti/appassionati, lo certifica anche quel bassissimo 2% di incoscienti che non si preoccupa MAI, durante la vita del proprio veicolo, di controllare che le gomme non siano a terra. Basta affiancare una moto ma soprattutto uno scooter in città per capire che purtroppo la realtà (e le percentuali) di chi gira con le gomme sgonfie è un’altra. Forse vicina a quel 14% di motociclisti che dichiarano di verificare la pressione solo due volte l’anno. Non è la prima volta che siamo piacevolmente stupiti dal nostro pubblico ultratecnico, ma un target così “alto” ci suggerisce per il futuro di rivolgere i nostri sondaggi anche a un pubblico più generalista. A tutti i motociclisti, insomma, anche quelli… della domenica. A brevissimo vi annunceremo la nostra nuova partnership.

 

IL BATTISTRADA BELLO E DURATURO? NON INTERESSA QUASI A NESSUNO

Sicurezza sì, ma con passione. Ci troviamo di fronte un pubblico maturo ma anche appassionato, sanguigno, molto sportivo. Il quadruplo delle persone antepongono il fattore grip (58%) al fattore durata (14%). E la crescente passione per il mototurismo sembra toccare soltanto un quarto dei nostri partecipanti: il 22% acquista le gomme innanzitutto per le loro performance sull’acqua, il 3% per il grado di comfort che sanno offrire. Ci aspettavamo più risposte da globetrotter, visto anche come sta evolvendo il mercato, e ci aspettavamo anche un maggiore appeal del disegno del battistrada, che poi è la faccia di una gomma: invece solo il 2% lo considera un elemento determinante per l’acquisto del prodotto. Alla faccia delle convinzioni di tanti uffici marketing…

 

GLI PNEUMATICI NON CONOSCONO LA CRISI

Soltanto 1 persona su 100 si dichiara disponibile a scegliere per la propria moto Marchi poco noti o cinesi pur di fare economia. Il restante 99% assicura che l’ultima cosa su cui risparmierebbe sono proprio gli pneumatici (62%), e comunque sceglierebbe soltanto un prodotto offerto dai 4-5 Marchi top (37%). Questa tendenza a curarsi poco o nulla dei costi di un treno di gomme – che mediamente costa centinaia di euro e deperisce in un anno – trova riscontro anche nell’importanza del fattore durata per l’acquisto. Come detto, anche in tempo di crisi è prioritario solo per il 14% dei motociclisti. Non sono sufficienti tutti questi dati? Basti dire, allora, che il 33% dei motociclisti opta per il cambio gomme quando arriva ai limiti di legge (1 mm di altezza del battistrada), ma sono molti di più (60%) quelli che le gomme le sbattono via quando arrivano al 50% del loro consumo. teorico oppure quando la moto o lo scooter diventa un poco meno guidabile del solito. Alla faccia della crisi.

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