Statistiche web
26 January 2016

“Il Decreto Legge contro i colpi di sonno è controproducente”

Secondo la Dott.ssa Maria Grazia del Medico  (Presidente della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus), c’è il rischio che chi soffre di apnee notturne non lo dichiari per non perdere patente e lavoro. La soluzione potrebbe essere quella di rendere obbligatori i test preventivi di accertamento della patologia per tutti. Le parole dell’esperto

TEST OBBLIGATORI PER TUTTI

La scorsa settimana vi abbiamo parlato del Decreto Legge 22 dicembre 2015 (qui il testo completo), che stabilisce che la patente di guida non deve essere ne' rilasciata ne' rinnovata a chi soffre di disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne (OSAS, Obstructive Sleep Apnea Syndrom). Ciò significa controlli più approfonditi da parte del medico certificante, che sottoporrà a particolare valutazione i soggetti per i quali sussistono sintomi riconducibili alla sindrome da apnea ostruttiva notturna. In caso di dubbi, il medico potrà anche decidere di rimandare il soggetto a controlli più approfonditi presso la commissione medica locale, che a sua volta autorizzerà o meno alla guida (qui tutti i dettagli). Ora però la Dott.ssa Maria Grazia del Medico (Presidente della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus), che da tempo si batte per contrastare la patologia delle apnee ostruttive notturne, solleva qualche dubbio riguardo all’efficacia del Decreto Legge. Secondo la Dott.ssa del Medico c’è il rischio che chi soffre di apnee notturne non lo dichiari per non perdere patente e lavoro. Per ovviare al problema, la Dott.ssa propone di rendere obbligatori i test preventivi di accertamento delle OSAS per tutti, o almeno per i conducenti professionali.

LE PAROLE DELL’ESPERTO

Queste le parole della Dott.ssa Maria Grazie del Medico:  “Un’occasione mancata. Anzi, per i conducenti che soffrono di apnee notturne è chiaro il rischio di indurli a non dichiarare la sindrome per non perdere il posto di lavoro. Il recepimento da parte del Governo italiano della Direttiva Europea 2014/85/UE concernente la patente di guida, con un Decreto Ministeriale come formulato lascia irrisolte rilevanti e consolidate perplessità sull’attuazione dal punto di vista sanitario di un provvedimento così impegnativo, con il rischio di neutralizzare la prevenzione del colpi di sonno al volante. Il decreto ministeriale (Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2016) mette in evidenza alcune significative criticità. Ciò che in altri Paesi, non solo europei, è attuato già da molti anni, in Italia è ancora lontano dall’essere realizzato a causa di una cronica sproporzione tra le improrogabili necessità di affrontare l’OSAS e le strutture sanitarie a ciò dedicate. Questo potrebbe provocare nei conducenti professionali (autotrasportatori, guidatori di taxi, bus e auto a noleggio) e nei privati che usano l’auto per lavoro timori piuttosto fondati sulla possibilità di perdere l’occupazione qualora si accertasse questa patologia che, in realtà, è facilmente diagnosticabile e curabile. In Italia la maggior parte degli individui sofferenti di OSAS ignora questa patologia o, pur essendone informato, non ha gli strumenti conoscitivi per comprendere la gravità dei sintomi, come la sonnolenza diurna. Senza accertamenti preventivi, come la polisonnografia (esame che analizza tutti i disturbi del sonno, ndr), non è possibile appurare e trattare tempestivamente la patologia. A soffrire di OSAS sono oltre due milioni di soggetti, di cui ad oggi meno del 5% ha ricevuto una diagnosi e una terapia. Sono numeri estremamente preoccupanti. Insomma, si configura il rischio concreto che i soggetti a rischio di OSAS, sottoposti a visita medica, neghino di fatto i sintomi della patologia per il timore di perdere la patente e il posto di lavoro. E oggi questa comprensibile paura potrebbe concretizzarsi ancor più facilmente, rendendo seriamente problematico contrastare efficacemente gli incidenti stradali causati dai colpi di sonno al volante e ridurre il numero di vittime che essi comportano. La soluzione sarebbe quella di rendere obbligatori i test preventivi di accertamento delle OSAS per tutti o almeno per i conducenti professionali e, nel contempo, avviare campagne di informazione e di educazione pubblica sulle OSAS, delle quali il Governo dovrebbe farsi carico, così come già avviene per l’abuso di alcool e di droghe”.
Considerando anche che l’OSAS, non solo causa eccessiva sonnolenza, ma rappresenta un fattore di rischio e spesso è associata ad altre patologie come l’obesità, il diabete, scompensi cardiaci (ovvero le principali cause di morte nella nostra società), un controllo più approfondito al momento del rilascio della patente (o del rinnovo) potrebbe essere molto utile. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA