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Pedaggio dello Stelvio: un provvedimento da fermare

Continua la battaglia contro il futuro pedaggio per accedere al mitico passo dal versante altoatesino. Visto che le autorità non si spostano dalle proprie posizioni, il CIM chiama associazioni e motociclisti a far sentire la propria voce uniti attraverso una petizione

Pedaggio dello stelvio: un provvedimento da fermare

È da quasi un anno e mezzo che si discute dell’eventualità di un pedaggio per transitare sul Passo dello Stelvio per chi proviene dal versante altoatesino (clicca qui per i dettagli). Come ricorderete, l’inizio del pagamento del pedaggio per transitare sulle strade del versante altoatesino per tutti i mezzi a motore (esclusi i veicoli elettrici) era previsto per il 2013. In seguito al coro di proteste da parte di associazione e motociclisti, coordinati dal CIM (Coordinamento Italiano Motociclisti), si sperava che l’assurdo provvedimento fosse decaduto, ma il recente rinvio al 2014 fa lanciare un nuovo allarme.

 

QUESTA VOLTA PIÙ AGGUERRITI CHE MAI

Ancora una volta il Presidente della Giunta della provincia di Bolzano, Luis Durnwalder, sembra essere fermamente convinto della propria idea di applicare la tassa. Il Coordinamento Italiano Motociclisti, per rafforzare il fronte comune contro il pedaggio del Passo dello Stelvio, mette il coltello tra i denti e chiama tutti gli utenti della strada, in primis, e le altre associazioni ad alzare la voce contro questa vessazione. Il fine non è solo di impedire che noi motociclisti ci ritroviamo penalizzati, ma anche di evitare “rischiose” emulazioni. Quello che irrita maggiormente è costatare come l'idea del pedaggio sia venuta agli altoatesini, con il pretesto dei lavori di "manutenzione e valorizzazione della strada dal punto di vista turistico, ambientale e culturale". Non sono forse le stesse esigenze che ha il versante lombardo dello Stelvio, che però non ha proposto il transito a pedaggio?

La petizione con la raccolta di firme è ancora attiva (clicca qui per sottoscriverla). Bisogna agire rapidamente al fine di non dare neppure inizio al pedaggio: è meglio prevenire che curare, anche perché a cose fatte ci sarà ben poco da curare...

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