Quando una giornata di pioggia ti accoglie su uno dei tracciati più difficili al mondo nel corso della presentazione mondiale di un nuovo modello, puoi ben dire di essere sfortunato. È quello che è successo oggi a Imola per il lancio della nuova Panigale 899 (la mega gallery la trovate qui). Tempo uggioso, asfalto bagnato a chiazze, curva della Rivazza e Variante Alta viscide come il sapone. Non vi dico che musi lunghi tra i progettisti e i tester delle varie testate presenti…
UN RAGGIO DI SOLE SOTTO LA PIOGGIA
Poi, sulla pista, splende come un raggio di sole. I primi sorrisi si schiudono sul viso di tecnici, progettisti, collaudatori e dirigenti Ducati quando capiscono che le condizioni avverse sono diventate paradossalmente un colpo di fortuna. “Non mi sono mai divertito tanto sul bagnato - Per spingere a tirare uno come me anche in queste condizioni ci vuole una moto eccezionalmente equilibrata - Con questa elettronica mi sembra di guidare sull’asciutto – se la 1199 avesse questo avantreno Checa avrebbe già vinto il Mondiale”. Ecco, in ordine sparso, frasi, provocazioni e commenti intercettati nel box numero 3 dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari.
Ma va davvero così bene la 899? Ed è stato possibile provarla a fondo?
LA PANIGALINA E IL DELITTO DI ESTROMETTERLA DALLE CORSE
La prima cosa che ho pensato quando sono sceso dalla Panigalina (qui la chiamano tutti così, anche gli stessi uomini Ducati…) è che non farla correre è un delitto. L’esperienza mi dice che una moto capace di trasmettere sensazioni molto positive giù dalla Piratella bagnata (terza piena a 180 km/h) o alla staccata della Prima Rivazza (si passa dalla quinta alla seconda in discesa a moto inclinata), è un cavallo di razza anche in condizioni di asciutto. Perché ha quote ciclistiche e pesi giusti al posto gusto. E una elettronica straordinaria. Posso ben dirlo avendo di recente provato su questo stesso tracciato e in condizioni meteo molto simili la Ducati 848 EVO in sfida con la Suzuki GSX-R 750 (qui la comparativa delle medie sportive “fuori quota).
L’ELETTRONICA È UNA MANNA DAL CIELO (CHE INIZIA AD APRIRSI)
Ebbene, sia col riding mode Wet sia con quello Sport (il Race lo testeremo nel tardo pomeriggio, meteo permettendo), l’ABS e il controllo di trazione intervengono in modo puntuale e “morbido”, anche se evidentemente il primo è più invasivo del secondo. Con la complicità di un forcellone bibraccio capace di scaricare a terra tanta potenza e di un avantreno solidissimo nonostante il cannotto di sterzo chiuso a 24 gradi (1199 e 848 hanno mezzo grado in più) la fase di frenata/ingresso e di uscita/accelerazione è eccellente. Volete anche sapere come va sull’asciutto? Collegatevi live al nostro sito alle 15,30: risponderemo a tutte le vostre domande avendo argomenti freschi freschi (cliccate qui per fare le domande e ricevere le risposte in diretta streaming). Tra le 14,30 e le 15,00 è previsto –incrociando le dita - il nostro primo turno di guida che pneumatici da asciutto.
PIÙ COMODA O CATTIVA?
Dopo tre turni “bagnati” è possibile tirare le somme con la certezza di non sbagliarsi solo per quel che riguarda il motore e la posizione di guida. Partiamo dal primo. L’899 rispetto all’848 ha ricevuto una trasformazione simile a quella dell’1199 in confronto al 1098. Ha ampliato il proprio range di utilizzo e gira più in alto (il limitatore interviene a 11.250 giri indicati) andando alla ricerca delle prestazioni assolute (148 CV anziché 140 della EVO) più che una curva di coppia irrobustita. Ai medi regimi, in particolare tra 6.000 e 8.000 giri, la 848 non ha nulla da invidiare alla 899, ma in alto il gap è davvero evidente. Ciò detto, la sensazione è che il nuovo bicilindrico di 899 cc sia più fedele alla tradizione Ducati rispetto alla 1199. Vale a dire che il carattere da pompone si è smussato meno di quanto invece è accaduto sulla “Panigalona”. E anche la posizione di guida è nettamente meno radicale che sulla 1199: i semimanubri più chiusi e la sella più imbottita restituiscono un comfort davvero ignoto alla sorella maggiore…
Non vi abbiamo detto tutto? Vi rinnoviamo l’invito a farci domande per la diretta streaming delle 15,30 e vi diamo appuntamento a fine mese in edicola, dove troverete ampio spazio per la 899 coi consueti approfondimenti di Motociclismo.