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Special più facili da omologare in Italia? Sì, ma…

Omologazione moto special: facile all'estero, in Italia no. Per la consueta rubrica delle lettere, pubblichiamo lo sfogo di un lettore che chiede maggior “clemenza” per le special, che vorrebbe più facili da regolarizzare e quindi da usare "in pace" con la legge. In effetti, oggi, in Italia si può modificare ben poco

Moto realizzate con passione e orgoglio

Caro direttore, dato il crescente interesse verso le moto modificate (anche voi, giustamente, seguite i voli pindarici dei vari preparatori, alcuni di un'eccezionale intuito e bellezza, sia italiani che stranieri), perché l'Italia non si adegua al resto d'Europa, permettendo a queste moto di essere omologate e certificate, in modo tale da essere utilizzate tranquillamente sulle nostre strade? Non possiamo ignorare il talento di queste persone che, con passione e orgoglio, mettono mano a moto dimenticate, facendole risorgere a nuova meccanica vita! Le motociclette moderne sono fantastiche, sicure, rispettose dell'ambiente; continuiamo ad acquistarle, ma permettiamo di lavorare anche a chi di cacciavite, olio e tornio ne fa una filosofia. Il motociclismo vive di tutte queste sfaccettature, l'officina è un mondo fantastico, dove sogno e realtà si incontrano.
Stefano Airoldi - Malvaglio (MI)

All’estero più semplice omologare esemplari unici

Caro Stefano, la legge stabilisce che in Italia si può modificare pochissimo la moto. Giusto parti omologate dalle Case e montate da officine specializzate. In altri Paesi, come la Germania, l'Inghilterra e la Svezia ad esempio, si possono costruire special con componenti omologati e assemblate da professionisti certificati, ottenendo poi regolari documenti per esemplari unici in maniera più agile che da noi. Perché tanta burocrazia?

The Bike Field, mostra statica

Ci piace pensare che sia per garantire la massima sicurezza dei veicoli che circolano per strada. Motociclismo ha pubblicato in questi anni molte special realizzate da professionisti come da semplici appassionati, e anzi abbiamo organizzato The Bike Field, una mostra statica che vedrà la seconda edizione a Eicma (clicca qui per vedere le moto selezionate, per sapere invece cosa organizza Motociclismo clicca qui). Alcune erano semplicemente perfette, altre un po' vaghe in tema di freni, ciclistica e sospensioni, con cui mai vorremmo trovarci in una situazione di emergenza.

Tanto belle quanto potenzialmente pericolose

Una moto di serie ci garantisce motori, telai e freni collaudati. Una special dove il preparatore ha lavorato di flessibile e saldatore, magari sconvolgendo le doti dinamiche della moto, potrebbe essere tanto bella quanto pericolosa, non credi? In questo senso ben vengano leggi restrittive e revisioni. Ciò non toglie che anche noi, da appassionati, auspichiamo una maggiore elasticità per dar spazio a chi, con esperienza, sa costruire sogni a due ruote unici e irripetibili, come quelli che abbiamo visto a Intermot: qui la prima e la seconda gallery delle special del Salone di Colonia, nonché di quelle che hanno primeggiato all’AMD, il Campionato Mondiale per costruttori di moto custom).
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