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13 March 2013

Nuove Yamaha Bolt: dagli USA all'Europa

Dagli Stati Uniti arriva la Bolt, nuova custom della Casa dei tre diapason. Aggressiva, minimalista e compatta, è una bobber disponibile anche nella più ricercata versione R: Per ora le Bolt sono riservate al mercato americano, ma una moto simile arriverà anche da noi

Nuove yamaha bolt: dagli usa all'europa

Bolt in inglese significa bullone e il nuovo modello nel listino americano di Yamaha richiama alla perfezione l’idea di metallo. La Bolt è la nuovissima custom presentata dal Marchio di Iwata che, come potete vedere dalla gallery, ha voluto calcare la mano su un’ estetica aggressiva e di impatto, attingendo a piene mani dall’universo motociclistico made in USA. Guardiamo prima anche questo video, poi torniamo a descrivere la moto.

CUORE V-TWIN
Come ogni custom che si rispetti, tutta l’immagine della Bolt ruota attorno al motore, vero “cuore” del mezzo. Il propulsore è un V-twin di 60° da 942 cc, dotato di distribuzione monoalbero e quattro valvole per cilindro. Nessun radiatore a sporcare le linee della moto, dotata del semplice raffreddamento ad aria. Attorno al motore si sviluppano i collettori di scarico, che terminano sinuosi in un minaccioso terminale 2 in 1, che domina il posteriore destro della moto. Sulla sinistra invece, ampio spazio alla trasmissione finale a cinghia rinforzata con un’anima in carbonio, per garantire una maggiore resistenza all’usura.

METALLO PESANTE
Considerato il peso a secco di 245 kg, è fondamentale avere un solido appoggio negli spostamenti a bassa velocità, e in questo si è aiutati dal piccolo serbatoio a goccia, capace di contenere 12 litri di benzina, che permette di piantare saldamente i piedi a terra, e da una frizione in bagno d’olio, leggera da azionare in città. Nelle manovre da fermo è di aiuto la posizione di guida, con la sella posta a soli 69 cm da terra.

CUSTOM SPORTIVA
Una volta preso il ritmo, il passo di 1570 mm (piuttosto ridotto per la categoria) dovrebbe regalare la giusta agilità, unita alla stabilità che è chiamato a dare il classico telaio doppia culla, che prevede il motore come elemento stressato. collaudatissime lem sospensioni, con la forcella da 41 mm all’anteriore e una coppia di ammortizzatori al posteriore. Freni a disco a wave sia davanti che dietro (identica la misura di 298 mm), una soluzione inusuale nel mondo custom, ma che ben si addice all’immagine sportiva e moderna che traspare dalla linea del mezzo. D'altronde anche la strumentazione tradisce una certa voglia di innovazione, c'è infatti il piccolo display LCD che funge da tachimetro. Anche la misura degli pneumatici Bridgestone di primo equipaggiamento, montati sui cerchi in lega, parla chiaro: sono bandite le taglie “oversize” per lasciare spazio al 100/90 anteriore da 19” e un posteriore da 150/80 16”, all’insegna dell’agilità.

BOLT R-Spec
Nonostante saranno disponibili tantissimi accessori (come luci a led, colorazioni particolari, sella monoposto e molto altro ancora) per “vestire” a piacere il proprio esemplare, sulla scia del motto we build it, you make it your own (noi la facciamo, voi la personalizzate), Yamaha offre la Bolt anche in versione R-Spec, caratterizzata da colorazioni speciali (grigio opaco e verde) e da ammortizzatori posteriori dedicati e dotati di serbatoio separato. Ci sono poi finiture speciali per le cuciture e la superficie della sella, nonchè parafanghi neri (sulla versione verde) e specchietti neri.

PRIMA NEGLI USA, POI DA NOI. MA QUALE DELLE DUE?
Entrambe le versioni della Bolt saranno disponibili negli Usa a partire da aprile 2013 ad un prezzo corrispondente a 6200 euro per la base e 6400 euro per la R-Spec. Da parte nostra, rimane la speranza di vederla arrivare un giorno nei listini italiani, ed in effetti qualcosa arriverà. Non si sa ancora quale delle due, ma una Bolt la vedremo presto al di qua dell'Atlantico.

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