Statistiche web

Nuova sport tourer americana 4 cilindri: Motus MST

Sarà spinta da un V4 trasversale da 1.645 cc (da quanto una moto made in USA non montava un motore con più di 2 cilindri, Boss Hoss a parte?) derivato dal V8 della Chevrolet Corvette. La succosa novità debutterà questo week end, in occasione della tappa della MotoGP sul tracciato di Laguna Seca

Nuova sport tourer americana 4 cilindri: motus mst

Fine settimana di gare negli States: in California andrà in scena il nono round della MotoGP, sul circuito di Laguna Seca (qui gli orari TV). Non solo staccate al limite e derapate comunque, visto l’atteso debutto della Motus MST, la nuova sport tourer a stelle e strisce con la primizia assoluta di un motore a 4 cilindri. Siete curiosi? Sfogliate la gallery.

 

LA MOTO IDEALE? FACCIAMOLA!

La Motus MST nasce in una sera del 2007 dall’idea di Brian Case e Lee Conn, compagni di moto diventati oggi imprenditori. I due appassionati, convinti che la moto ideale non esistesse, si misero a pensare a che sembianze avrebbe potuto assumere la due ruote dei loro sogni. Ecco che, dopo un primo schizzo su un tovagliolo, nacque la Motus MST. Una moto, nelle idee dei due creatori, che fosse capace di fare tutto, digerire centinaia di km, ma anche disimpegnarsi nel misto, insomma, una sport tourer.

 

LA BASE DI PARTENZA: IL MOTORE
Nel progettare la nuova moto, il primo pensiero dei due fu per il propulsore. Case e Conn decisero di affidarsi a Katech, responsabile della preparazione dei motori General Motors per le gare. Alla base delle loro idee, la convinzione che fosse opportuno rinunciare al picco di potenza in favore di una migliore curva di coppia. Sebbene, quando si parla di coppia, venga in mente la configurazione a V come migliore espressione di questo valore, i due, non soddisfatti da ciò che offriva il mercato, decisero di utilizzare un’unità del tutto nuova, ma comunque al 100% made in USA (patriottici gli americani…). Con l’aiuto di Katech, nacque un motore V4 da 1.645 cc (in pratica metà del V8 montato dalla Chevrolet Corvette), raffreddato a liquido e alimentato ad iniezione diretta. Non che i CV manchino: il propulsore è capace di circa 160 CV all’albero, trasmessi con un cambio a 6 marce con finale a catena. Ascoltate il sound del motore in questo video.

 

 

CICLISTICA: OTTO MESI DI SVILUPPO PER IL TELAIO

Non da meno il lavoro relativo al telaio: anche qui i due appassionati decisero di affidarsi all’esperienza di un team di esperti come Pratt & Miller, costruttore di auto da corsa con un grande bagaglio di conoscenze derivate, tra le tante, dalla partecipazione al campionato Nascar e alla 24 ore di Le Mans. Ora la Motus MST sfoggia un  telaio a traliccio tubolare in acciaio al cromo molibdeno, rigido e al tempo stesso flessibile quanto basta da regalare il feeling giusto nella guida stradale. Per la forcella la scelta è caduta su un’unita da 43 mm completamente regolabile, così come l’ammortizzatore posteriore. L’impianto frenante conta su due dischi flottanti da 320 mm all’anteriore, con pinza a quattro pistoncini ad attacco radiale, mentre al posteriore c'è un disco con pinza a due pistoncini. I cerchi, entrambi da 17 pollici, hanno canale da 3,5 pollici all’anteriore e da 6 pollici al posteriore.

 

ANCHE CON MOTORE DA 185 CV

Due le versioni previste: la MST standard, al prezzo di 30.975 dollari (circa 23.500 euro) e la MST-R, con motore potenziato (si parla di 185 CV) e componentistica più "pregiata", come la forcella Öhlins R&T NIX, il mono Öhlins TTX e le pinze Brembo monoblocco, proposta a 36.975 dollari (poco meno di 28.000 euro). Per entrambe le versioni la dotazione standard prevede le borse rigide removibili della Givi, anche se inizialmente l'idea era quella di una moto con il... bagagliaio totalmente integrato nella carrozzeria (vedi gallery). Tra pochi giorni, quindi, il debutto ufficiale.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA