Il cuore pulsante della 690 Duke mantiene le caratteristiche fondamentali del conosciuto grosso monocilindrico da 690 cc, ma il lavoro di affinamento che gli ingegneri austriaci hanno fatto su uno dei best seller arancioni è davvero notevole. Nella versione “base” la potenza del motore si è alzata, passando dai 67 CV della versione attuale ai 73 CV della nuova (+7%), con una coppia massima di 74 Nm (+6% e nuovo record mondiale per un monocilindrico). Inoltre cambiano le misure caratteristiche: la cilindrata è invariata, ma ottenuta aumentando l’alesaggio e diminuendo la corsa. Il range di utilizzo del motore aumenta di ben 1.000 giri al minuto, per rendere il mono meno nervoso e molto più sfruttabile quando non si è al massimo; il risultato è quindi una erogazione della potenza molto più uniforme anche ai bassi regimi. Anche per quanto riguarda la versione R l’aumento di prestazioni è sensibile: si passa dai 70 CV del modello commercializzato fino a quest’anno ai 75 CV del nuovo modello Racing, che gode quindi di 2 CV in più rispetto al modello “base”. Questo aumento, come dichiarato dalla Casa, è dovuto al terminale di scarico, sviluppato in collaborazione con Akrapovic, che aumenta la “cavalleria” disponibile e riduce il peso (-1 kg). Il riprogettato impianto di scarico garantisce inoltre una erogazione lineare della potenza, un abbattimento delle emissioni inquinanti (la 690 Duke rientra nelle omologazioni Euro 4) e un abbassamento del baricentro della moto (grazie al pre-silenziatore posto sotto al motore). Le migliorie a livello di motore non sono ancora finite: grazie alla riprogettazione completa della testa del motore, in cui è stato inserito un ulteriore contralbero al fine di ridurre drasticamente le vibrazioni che affliggevano il precedente propulsore, è stato possibile migliorare anche il sistema di aspirazione e di scarico, oltre che il sistema delle valvole (il cui diametro si è ingrandito). A livello di telaio e ciclistica, i nuovi profilati in cromo e molibdeno promettono una maggior rigidità torsionale al traliccio (che risulta inoltre più leggero). Sulla nuova 690 Duke troviamo una nuova piastra di sterzo, progettata per garantire una maggiore stabilità in piega. Nella versione R troviamo, a differenza della "base", una forcella WP completamente regolabile ed pinza freano monoblocco Brembo in alluminio.