Il fatto che la Turismo Veloce sia caduta il primo giorno di prova non è un segreto: il 1° luglio ho fatto pubblicare sulla nostra pagina Facebook la foto della moto in riparazione presso la concessionaria MV di Potenza - la Fratelli Garripoli snc (cliccate qui) - esprimendo gratitudine anche alla Casa per la preziosa collaborazione nel rimediare alla nostra scivolata. Collaborazione che confermo essere stata solerte anche per ciò che riguarda tutti gli aspetti logistici precedenti e successivi all’effettivo svolgimento della prova. Dato che si contesta pure una certa reticenza nell’uso delle “pagine personali dei giornalisti coinvolti
”, aggiungo che il 1° luglio ho rilanciato con un “like” dal mio profilo personale su Facebook il post di ringraziamento a MV, come se già non bastassero i 310.000 follower di “Rivista Motociclismo”.
Abbiamo solo omesso di raccontare come si è verificato l’incidente. Lo faccio adesso: in una curva con asfalto sporco la Turismo Veloce ha avuto una perdita di aderenza al posteriore a circa 30-40 km/h, finendo a terra. Colpa del controllo di trazione? Colpa del nostro tester-lettore? Difficile dirlo. In quel momento ho ritenuto prioritario che in tempi brevi la moto fosse rimessa in perfetta efficienza. E non ho alcun motivo per dubitare che lo fosse: un concessionario ufficiale MV - scelto dal sottoscritto previa comunicazione all’Ufficio Stampa della Casa - non ha rilevato alcun problema “strutturale” limitandosi quindi a sostituire leva, pedana e paramani. La moto, a riprova del suo perfetto stato di funzionamento, i giorni seguenti si è rivelata “una purosangue che di ciclistica primeggia
” (pag. 83 di Motociclismo 08/2015), capace di “surclassare chiunque cerchi di tenerle testa nei cambi di direzione
” (pag. 54) e con un “telaio da sogno
” (pag. 87) che le consente di far sembrare “grossi SUV le concorrenti
” (pag. 48).
Quali sarebbero, dunque, gli inconvenienti che MV individua e segnala come conseguenza del nostro incidente? Dato che su Motociclismo di agosto non viene evidenziato alcun inconveniente (vedi pag. 82), e siccome l’articolo attribuisce alla moto ottime doti ciclistica e di motore, ne deduco che si fa riferimento all’elettronica. Escludo tuttavia che la nostra scivolata possa aver mandato in tilt l’impianto: anche prima della caduta, infatti, la moto si comportava esattamente come riportato nel testo. Tra l’altro non lo dice solo l’articolo in questione, ma anche il nostro test di alcuni mesi prima, dove tra i difetti della moto si segnalava, in coerenza con la comparativa di agosto, il malfunzionamento del controllo di trazione (Motociclismo 05/2015, pag. 51).
Ha ragione invece MV quando asserisce che siamo stati noi a mettere ko l’elettronica? Mi permetto di dire che in quel caso la situazione sarebbe doppiamente grave: la moto infatti monta un display che a ogni avvio fa il check dei vari dispositivi elettronici e mostra al pilota se i sistemi sono in perfetta efficienza. Noi abbiamo ricevuto “luce verde” per tutta la settimana: la moto ci ha dunque teso un brutto tranello?
Aggiungo che a prova conclusa uno dei nostri migliori tester – erano 21 anni che non cadeva su strada - è incappato in una scivolata con la Turismo Veloce, fratturandosi il piede. La dinamica di questo secondo incidente è stata identica alla prima: improvvisa perdita del posteriore. I danni subiti dalla moto sono stati invece un po’ più gravi: manubrio storto, serbatoio strisciato, valigie danneggiate.
Alla luce di quanto sopra esposto non si ravvisano gli estremi per ripetere la prova.
È errato, infine, il riferimento “all’unico lettore di Motociclismo
”. In realtà i lettori nostri ospiti erano due. Il primo, fresco acquirente di una Turismo Veloce Lusso, è anche possessore di due Ducati Multistrada e di una Panigale Tricolore. Il secondo, invece, viene da una MV Brutale 910 S e una Husqvarna Nuda 900 R. Trattandosi di due motociclisti “estranei” al Test Team e, a quanto pare, affezionati alla Casa di Schiranna, credo che MV non possa mettere in dubbio, almeno nel loro caso, “il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati secondo i doveri della lealtà e della buona fede
”. Ho conservato in formato originale entrambe le schede di valutazione che i nostri due lettori hanno scritto di proprio pugno: posso assicurare che i loro riscontri sono pienamente allineati all’esito della nostra comparativa. Ma magari MV Agusta non mi crede e mi inviterà a pubblicare quelle schede.