Direttamente dalla Spagna ecco gli appunti che ci ha inviato il nostro tester, impegnato in pista con la MV Agusta F4 2013 (cliccate qui per tutta la tecnica e qui per i prezzi aggiornati delle varie versioni). La parola a Fabio Meloni.
UN MOTORE… BRUTALE!
Nei pochi giri del primo turno quello che ci colpisce è la spinta del quattro cilindri, che mai come questa volta merita di essere definita rabbiosa. La moto divora letteralmente le marce, esplodendo sui rettilinei con forza... brutale, tanto per rimanere in famiglia. Il cambio elettronico funziona bene quando si sale col rapporto ed è piacevole, seppur non molto rapido, in scalata. Difficile “buttar giù” marce in rapida sequenza, e così tendenzialmente per spingere forte si usa la frizione, almeno in questi primi km (ricordiamo che attualmente la F4 è l’unica moto sportiva che ha il cambio elettronico che “funziona” anche in scalata).
OTTIMA CICLISTICA, ELETTRONICA (QUASI) AL TOP
Il controllo di trazione sul livello 6 col quale abbiamo guidato la versione base, si è dimostrato fin troppo invasivo, mentre il livello 2 che abbiamo impostato sulla versione RR utilizzata nel secondo turno funziona decisamente meglio. Il sistema aiuta ad andare forte e fa sentire la sua presenza quando il posteriore scappa, ma la perfezione del sistema APRC non ci sembra raggiunta. Per il resto la moto migliora nell'agilità, frena benissimo e più in generale mostra una ciclistica precisa ma pronta ad assecondare le volontà del pilota. La F4 RR che abbiamo guidato era dotata ovviamente delle Öhlins a regolazione elettronica (si regolano con un click, non sono semiattive come quelle della BMW HP4 http://www.motociclismo.it/test-novita-2013-bmw-hp4-in-pista-a-jerez-moto-52414). Noi abbiamo usato il setting Sport e ci è piaciuto. Non abbiamo avuto il tempo di modificare le regolazioni ma, al di là del fatto che queste sospensioni ci sembrano proprio bellissime, lo faremo sicuramente quando avremo la moto in redazione per la nostra prova completa.
AL FREDDO E AL GELO
Come temevamo, il freddo ha un po’ condizionato il test, soprattutto per quanto riguarda l’ottimale “funzionamento” delle gomme, che si strappavano in fretta. Anche la pista scivolosa non ci ha aiutato, se non a valutare il traction control. Abbiamo avuto un piccolo problema col motore della F4 base che abbiamo usato nel primo turno (erogazione a singhiozzi) ma i tecnici hanno sistemato tutto in pochi minuti, e siamo riusciti a goderci la sportiva MV Agusta in pista, alla faccia di un fato che pareva avverso.
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