Partendo da una
MV Agusta Brutale 800 RR di serie, Michael Woolaway, ha voluto trasportare in chiave moderna il design delle iconiche moto da corsa degli anni ’60 e ‘70. Guardando le foto della moto possiamo affermare che Woolaway è riuscito nella sua impresa: proprio come sulle moto da corsa di un tempo, sulla nuova Ago TT troviamo un lungo serbatoio con gli incavi per le ginocchia, una minuscola sella monoposto e un ancor più rastremato codino, che punta verso il cielo.
Tutte queste nuove sovrastrutture sono state realizzate interamente a mano, battendo una dopo l’altra numerose lastre di alluminio. Rispetto alla moto di serie, scompare il faro anteriore per lasciare spazio ad un frontale piatto, il telaio è stato verniciato di rosso e la strumentazione lascia il posto ad uno strumento circolare dall’aspetto più retrò. È stato necessario inoltre necessario realizzare un nuovo telaietto posteriore, per ospitare il codino. Ma le modifiche non si fermano all’estetica, sulla Ago TT troviamo infatti due nuovi terminali di scarico in nero opaco, l’ammortizzatore di sterzo è stato spostato sul lato sinistro della moto e l’impianto frenante è stato potenziato mediante l’utilizzo di dischi freno pieni. Al posto del manubrio alto troviamo ora i semimanubri, posizionati direttamente sugli steli della forcella, per una posizione di guida bassa e slanciata in avanti, proprio come sulle moto da corsa anni '60.
Il progetto Ago TT va inoltre a consolidare ulteriormente
la partnership internazionale fra Motul e MV Agusta, attiva in quattro ambiti: industrial con i prodotti di MotulTech, primo riempimento, supporto alla rete commerciale e attività sportiva. Questa special sancisce inoltre una nuova e prestigiosa collaborazione per Motul, che con Deus Ex Machina allarga ulteriormente la sua presenza nel campo della customizzazione.
P.S.: se volete qualcosa di ancor più... tradizionalista, sulla stessa base meccanica c'è l'altrettanto
affascinante Magni Filo Rosso.