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Mugello Circuit: una miniera d’oro

Secondo uno studio la ricaduta economica annua derivante dall’attività del circuito porta tra i 63 ed i 66 milioni di euro sull’economia locale. Molto denaro, ma anche occupazione, con il sistema economico dell’autodromo che contribuisce alla creazione di oltre 400 posti di lavoro in tutta la Toscana

Mugello circuit: una miniera d’oro

In Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, è stato presentato uno studio effettuato dal Centro Studi Turistici e da Irpet con oggetto il circuito del Mugello ed i suoi risvolti sull’economia locale. L’analisi riguarda il bienno 2011-2012 e ha preso in considerazione le ricadute economiche dirette e indirette legate all’attività dell’autodromo toscano: le ricadute occupazionali all'interno della struttura, la vendita di biglietti, i servizi, i costi di gestione, le presenze alberghiere.

 

MOTOGP, MA NON SOLO

Contrariamente a quanto potranno pensare i non addetti ai lavori, al Mugello non si lavora solo in occasione del Motomondiale (vi ricordate com’è andata nel 2013? Date un’occhiata!). Sono circa 220 i giorni nei quali si svolge attività nel circuito toscano, attivando nel Mugello oltre 310 mila presenze turistiche tra addetti ai lavori, spettatori turisti e escursionisti. Le attività realizzate dall'autodromo contribuiscono per il 25 per cento all'occupazione dei posti letto nel Mugello e portano a definire una spesa totale di circa 26,9 milioni di euro, dei quali 16,7 milioni riferibili alla voce “spettatori/fruitori pernottanti” nel Mugello, e 6,3 milioni agli "escursionisti”.
 

OLTRE 400 POSTI DI LAVORO

Sempre all’autodromo, o meglio al suo sistema economico (gestione più turisti/spettatori) si deve la creazione di 300 posti di lavoro in Mugello, 45 nel resto della provincia, 69 in Toscana, per un totale regionale di 414 unità lavorative locali attivate. La quota maggiore della spesa (43 per cento) è riferibile ai servizi ricettivi, la ristorazione intercetta circa un quarto del valore dei consumi (24 per cento). Seguono i trasporti e le comunicazioni (9 per cento), i beni e servizi vari, il vestiario e accessori (entrambe 7 per cento), i generi alimentari e le bevande (6 per cento), i prodotti tipici locali e dell'artigianato (4 per cento). In chiave di prodotto interno lordo (riferito al Mugello), quello attivato dal circuito sull'intera area è pari all'1,7 per cento.

 

Queste le parole di Paolo Poli, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Mugello Circuit: La ricerca conferma l'integrazione sostenibile dell'Autodromo con il territorio del Mugello e della provincia. Un sistema che oltre i gran premi copre ormai un ventaglio di attività sportive con immediata ricaduta turistica”.

 

Di seguito, invece, le parole di Cristina Scaletti, assessore regionale al turismo: “Questo studio ci dota di una fotografia dinamica del territorio e del suo rapporto con l'Autodromo, confermando il lavoro che stiamo svolgendo nelle politiche del turismo regionale, teso a massimizzare l'efficienza del rapporto tra turismo e sport. Un fattore che si sta fa facendo sempre più importante, legato com’è alla trasformazione motivazionale delle scelte di viaggio. Le cifre sulla ricaduta economica parlano poi della capacità di amplificazione che il brand Mugello Circuit esercita e potrà esercitare ancor di più in futuro nel richiamare l’attenzione di chi viaggia. All’estero, ma anche in direzione del mercato interno, maggiormente colpito dalla crisi e da cui non si può prescindere. Proprio sulla domanda nazionale stiamo attuando grazie alla collaborazione con Toscana Promozione delle azioni mirate per tornare a vederne la crescita”.

 

Infine, visto che per tutti noi il Mugello è soprattutto gare, date un’occhiata al calendario 2014 della MotoGP e gustatevi questo video della Suzuki impegnata sul tracciato toscano, in attesa del debutto nel Motomondiale il prossimo anno.

 

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