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Mototurismo d’epoca: in India con le BMW R 80 G/S

Non sempre è necessario cavalcare una moto fresca di concessionaria per girare il mondo. Ecco un viaggio in sella a bicilindriche degli anni ‘80

MOTOTURISMO D'EPOCA

Esistono motociclette capaci di macinare chilometri senza quasi nessuna fatica per il pilota e il passeggero; ABS, radio e CD, sella e manopole riscaldabili, valigie che si aprono con il telecomando e navigatore GPS integrato nel cruscotto. Ma non per tutti è necessario cavalcare una moto del genere, anzi. Nel numero di Motociclismo di gennaio vi raccontiamo l’esperienza di un gruppo di nostri lettori che ci ha inviato il resoconto di un viaggio in India di 3.200 km compiuto in sella a delle BMW R 80 G/S, moto che ha inaugurato nei primi anni ’80 il segmento delle maxi enduro. 

 

Nelle prossime pagine una sintesi di quello che ci hanno raccontato. Naturalmente, non perdetevi la galleria fotografica!

LE BMW R 80 G/S

Il nostro gruppo di amici (www.r80gs.it) utilizza da sempre le BMW R 80 G/S: loro sono sempre pronte a partire ed anche questa volta è bastato montare il serbatoio  maggiorato, un  treno di gomme nuove (Metzeler Enduro 1 e 2)  e fare una revisione all’ammortizzatore. I tagliandi hanno garantito la migliore messa a punto e per la terza e per talune quarta volta hanno messo le ruote sul suolo indiano. Queste moto dimostrano ancora una volta a distanza di trent’anni la loro validità. Il peso limitato (circa 170 kg), la grande maneggevolezza, il cardano, la considerevole capacità di carico ,la grandissima facilità manutentiva, l’utilizzo di qualsiasi tipo di benzina, trovano ancor oggi poche alternative e noi, pur avendo altre moto, nei nostri viaggi andiamo con le nostre  amate vecchie  G/S alle quali siamo legati da un vero e proprio affetto. Negli ultimi anni sono diventate moto “di moda”ma secondo me trovano la loro essenza nell’essere utilizzate e non ferme in qualche vetrina o parcheggiate, rifatte  e lucide, davanti ai bar del centro.

IL VIAGGIO IN LADAKH

Qui vi riportiamo in sintesi alcune indicazioni utili per programmare un viaggio simile, il racconto completo del viaggio lo trovate nel numero di Motociclismo di gennaio. L’itinerario con partenza ed arrivo a Dehli è di  circa 3.200 km, i costi del viaggio sono variabili a seconda della propria adattabilità. A parte il costo del biglietto aereo che dipende dal periodo e dall’anticipo della prenotazione (da € 500 ad € 800). Per quanto riguarda le linee aeree anche quelle apparentemente più referenziate hanno qualcosa che non funziona visto che l’Air France per la seconda volta non ha fatto pervenire i bagagli di molti in tempo per la partenza.

 

Nelle grandi città tipo New Dehli porto di arrivo per la maggioranza dei turisti ci sono alberghi per tutte le tasche però per avere un livello sufficientemente confortevole bisogna spendere almeno 80 euro a camera. Gli alberghi che si trovano lungo l’itinerario descritto hanno un costo limitato  da 10 a 30 usd  per camera mentre ancora meno si  spende negli accampamenti tendati dove si trova anche da mangiare . In questo viaggio ci hanno accompagnato anche mogli, amiche, morose e figli noleggiando dei fuoristrada con autista con un costo pro capite di circa 40 euro al giorno  comprensivi di noleggio con autista e carburante, pasti e pernottamenti. In alternativa, il noleggio di un’autovettura con autista non dovrebbe superare i 50 usd al giorno. 

 

Un viaggio di tre settimane costa circa € 1600/1800 euro. Con il volo da e verso l’Italia, senza considerare i costi della moto. In ogni situazione poi si contratta il prezzo, come da uso indiano. Da sommare poi tutte le spese,dagli ingressi nei monasteri alle spese voluttuarie (Krapfen alla German Bakery, Bistecche di Yak, pizze o stoffe, tappeti ecc). Un pranzo od una cena costano comunque da 2 ad  8 usd, mentre la benzina costa circa 80 centesimi di euro al litro.

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