Statistiche web

Il sound del motore Triumph Moto2 nei test di sviluppo

Il tre cilindri Triumph 765 cc derivato da quello della Street Triple RS (123 CV nella versione di serie) sarà il propulsore unico della Moto2 dal 2019. Lo sviluppo procede bene: video e foto della moto laboratorio con cui Julian Simon sta effettuando i test. Triumph trasferirà questa esperienza sulla produzione di serie?

Triple da corsa

A inizio giugno è arrivato l’importante annuncio che dal 2019 il fornitore unico dei motori per il mondiale Moto2 sarà Triumph. Le moto della classe di mezzo saranno infatti equipaggiate con un tre cilindri che deriva da quello della Street Triple RS (765 cc). Tutti i dettagli tecnici forniti dalla Casa li trovate cliccando qui, ma ecco un riassunto delle modifiche fatte per far diventare da corsa il “triple” di serie:
  • Testata con porte di aspirazione e scarico riviste per ottimizzare il flusso dei gas
  • Valvole in titanio con molle irrigidite per supportare l’incremento dei giri del motore
  • Kit alternatore racing con output ridotto per ridurre l’inerzia
  • Primo rapporto del cambio più lungo
  • Frizione antisaltellamento racing, configurabile
  • Centralina race specifica, sviluppata da Magneti Marelli
  • Coperchi motore rivisti per ridurre la larghezza
  • Coppa dell’olio modificata per consentire l’installazione del collettore di scarico

Nel video qui sopra potete sentire il sound del motore al banco e vedere Julian Simon impegnato nei test di sviluppo tenuti a fine agosto al MotorLand Aragon di Alcaniz (qui le foto).
1/24 Rispetto al motore della Street Triple di serie, il propulsore che verrà utilizzato in Moto2 ha valvole in titanio con molle irrigidite per supportare l’incremento dei giri del motore

Motori ai team a giugno 2018

Lo sviluppo del motore viene fatto con una moto che “somiglia” a una Daytona, ma è dotata di telaio e centralina “prototipo”. L’attività in pista viene svolta da Julian Simon, campione del Mondo della 125 nel 2009 (e 2° classificato in Moto2 nel 2010), nonché attuale coach di Tito Rabat. Attualmente, a metà strada del percorso di avvicinamento al 2019, si stanno valutando le performance ma anche la resistenza del motore, al fine di poter fornire, già da metà 2018, un primo lotto di motori ai team, che li useranno per i test. Ovviamente le bocche degli inglesi sono cucite riguardo ai tempi sul giro, ma i tecnici dicono che i risultati sono “superiori alle aspettative” in termini di potenza, coppia e affidabilità, con riscontri cronometrici “competitivi e costanti”.
Julian Simon al MotorLand Aragon con la Triumph laboratorio che serve a sviluppare il motore che Triumph fornirà ai team del Mondiale Moto2 dal 2019

Motore promosso nei test. L’esperienza servirà anche per la produzione di serie?

Steve Sargent, Chief Product Officer Triumph: “A questo punto dello sviluppo siamo ad un buon livello. Siamo contenti del passo che Julian sta tenendo con l’ultima versione del motore, il suo feedback è molto positivo. Siamo fiduciosi di riuscire a fornire un motore con cui ai team piacerà correre e con un sound che farà la gioia degli appassionati”.

Julian Simon: “Vedo un gran miglioramento in quest’ultima versione del motore, che mi dà un gran feeling. C’è tanta potenza e il cambio è fantastico. Come il suono”.

Viene spontaneo fantasticare su come Triumph possa trasferire questa esperienza sulla produzione di serie, magari per dare alla luce una nuova Daytona, che possa dare del filo da torcere alle rivali del segmento supersport sul mercato e nelle gare. Intanto gli appassionati sognano…
La moto laboratorio con cui Triumph sta sviluppando il motore per la fornitura unica di propulsori ai team del Mondiale Moto2 dal 2019

Tags

© RIPRODUZIONE RISERVATA