Come al solito nelle qualifiche della MotoGP, il primo quarto d’ora serve ai piloti a prendere le misure e a studiare assetti, nonché a scegliere quali gomme usare e quali risparmiare. Davanti c’è Lorenzo, con un ritmo sul 1’37 alto che tutto sommato è anche alla portata di molti altri. I distacchi di Stoner, Dovizioso, Barbera, Bautista, per esempio, sono contenuti in meno di 4 decimi. La Ducati di Rossi conferma le prestazioni già fornite nelle libere, con un gap di circa un secondo. Anche Spies continua a fare bene (anche magari esagerando un po’, come del Crutchlow), mentre Pedrosa sta momentaneamente un po’ a guardare.
A circa 40 minuti dalla fine comincia a piovere, ma Lorenzo coglie perfettamente l’attimo facendo un gran giro (1’37”465) con la gomma morbida proprio mentre i commissari sventolano la bandiera che segnala pista scivolosa. Alla Yamaha hanno intuito e fortuna, se dovesse peggiorare il meteo la pole sarebbe di Jorge, che comunque continua a tirare, pur senza migliorarsi.
A metà sessione la pioggia è un ricordo e Pedrosa si prende la seconda posizione, lanciandosi all’inseguimento di Lorenzo. Impresa non riuscita, e nemmeno a Stoner e Spies. Tutti e tre hanno giri bellissimi fino al T4, dove però perdono inesorabilmente. Ciò non impedisce a Stoner di soffiare il secondo posto a Pedrosa, piazzandosi a 8 millesimi dalla testa.
A un quarto d’ora dalla fine vengono su Bradl, che passa 9°, e Hayden, 8°, mentre Barbera si conferma miglior ducatista delle qualifiche fin qui, 6°
A 11 minuti dalla fine c’è la bandiera rossa per le cadute di Edwards e De Puniet. Il francese scivola in ingresso di curva e prende in pieno l’incolpevole americano. Comunque i piloti stanno bene, in generale, anche se Edwards ha una clavicola fratturata.
La pista si riapre dopo pochi minuti e tutto ricomincia all’insegna di Stoner, che nei primi intertempi guadagna mezzo secondo. Poi nel T3 e nel T4 rallenta, ma riesce a portarsi in testa, per pochi millesimi: 1’37”438. Spingono un po’ tutti, ad esempio Hayden, che riduce il ritardo, ma soprattutto Crutchlow, che spara un tempone che vale la pole: 1’37”289. Stoner tenta di rispondere, ma il suo T4 proprio non è efficace. Rossi intanto passa 7°, ma Spies sale in quinta posizione respingendo il pesarese giù di una piazza.
Sono minuti convulsi (ne mancano un paio alla fine) e Stoner si riprende la pole, seguito in seconda posizione dal compagno di squadra Pedrosa e dal trio Yamaha formato da Crutchlow, Lorenzo, e Spies. Ci sarebbe anche Dovizioso, ma tra lui e i compagni di marca c’è Bautista. Non riesce Pedrosa a rosicchiare decimi a Stoner, anche perché in pista c’è parecchio traffico e capita un’incomprensione con Spies.
Le qualifiche finiscono con Casey in pole con il tempo di 1’37”188.
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GP di Portogallo 2012: MotoGP - Griglia di partenza
1 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 1'37.188
2 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 1'37.201 + 0.013
3 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1'37.289 + 0.101
4 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 1'37.466 + 0.278
5 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 1'37.723 + 0.535
6 Alvaro BAUTISTA SPA San Carlo Honda Gresini Honda 1'37.917 + 0.729
7 Andrea DOVIZIOSO ITA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1'37.943 + 0.755
8 Hector BARBERA SPA Pramac Racing Team Ducati 1'38.006 + 0.818
9 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 1'38.059 + 0.871
10 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 1'38.253 + 1.065
11 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 1'38.265 + 1.077
12 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 1'39.353 + 2.165
13 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 1'39.398 + 2.210
14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART 1'39.586 + 2.398
15 Yonny HERNANDEZ COL Avintia Blusens BQR 1'40.029 + 2.841
16 Michele PIRRO ITA San Carlo Honda Gresini FTR 1'40.225 + 3.037
17 Mattia PASINI ITA Speed Master ART 1'40.387 + 3.199
20 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda 1'41.486 + 4.298
