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MotoGP crash 2013: l’analisi delle cadute (e mega gallery)

In moto si cade, soprattutto quando si cerca il limite, e i piloti del Motomondiale lo sanno bene. Per fortuna in questa stagione le cadute sono state quasi tutte senza gravi conseguenze: ecco le statistiche e le foto degli incidenti più spettacolari

Motogp crash 2013: l’analisi delle cadute (e mega gallery)

Quest’anno la MotoGP è stata vinta dal giovanissimo Marc Marquez che, oltre ad essersi laureato campione del mondo, ha anche guadagnato il primo posto per esser stato il pilota con più cadute nella classe regina, per un totale di 15 incidenti.

Come si può facilmente immaginare, il “Cabroncito” non è stato il solo ad aver perso il controllo della sua moto in questa stagione: infatti le tre classi del Motomondiale hanno accumulato un totale di 863 cadute (cliccate qui per la gallery), 42 in meno rispetto al 2012, nonostante il numero di gare sia rimasto invariato. Ma i numeri non sono finiti qui.

 

CHI CADE DI PIÙ?

Nella MotoGP ci sono stati 19 incidenti in più rispetto all’anno scorso, da 186 a 205. Nonostante questo fattore, la classe regina detiene il tasso medio di 11,4 cadute nel week-end, contro quello della Moto3 che sale a 18,5 e quello della Moto2 con 20,2, il più alto tra le tre categorie per la quarta stagione consecutiva .

 

IL GP PIÙ INSIDIOSO

Le cadute posso essere causate da diversi fattori: sconnessioni dell’asfalto, scarso grip, difetti della gomma, pieghe esagerate… Ma quest’anno è stata la pioggia di Le Mans a far guadagnare al GP francese il titolo di gara con più incidenti. Sono state ben 68 le scivolate durante i tre giorni in Francia, 2 in più del fine settimana di Misano e 7 in più del GP del Sachsenring, dove le gomme, sottoposte per lungo tempo a stress sui lunghi curvoni a sinistra, si raffreddavano a destra.

Pensate invece che il Gran Premio con il minor numero di incidenti stagionali è stato il Qatar. Molto probabilmente la mente fresca della prima gara dell’anno ha aiutato i piloti a mantenere la concentrazione in tutte le sessioni di guida.

 

DANNATE FP2

Le statistiche mostrano anche che i piloti tendono a commettere più errori nel corso delle seconde prove libere. Quest’anno il venerdì ha visto il maggior numero di incidenti: i piloti giocano con l’assetto, prendono confidenza con la pista, cercano il limite delle gomme… purtroppo però non si può prevedere con quali conseguenze ci si rialza da una caduta. È questo il caso di Jorge Lorenzo, che prima ad Assen (cliccate qui per la foto) e poi al Sachsenring è caduto in high-side sulla stessa spalla, rompendosi la clavicola.

Più specificamente, in Moto3 il teatro di maggior cadute sono state le FP3, mentre in Moto2 i piloti tendono a superare i propri limiti nelle qualifiche, quando cercano il tempo.

 

ANCHE I GRANDI CAMPIONI SBAGLIANO

Come abbiamo accennato sopra, quest’anno è stato Marquez a cadere il maggior numero di volte nella MotoGP (15), ma bisogna sottolineare che la dea bendata è stata dalla parte del giovane spagnolo che, a differenza di Lorenzo e Pedrosa, caduti rispettivamente 3 e 6 volte, non si è mai infortunato così gravemente da dover saltare una gara. Anche il nuovo campione del mondo della Moto2, Pol Espargarò, è caduto più spesso del suo rivale Scott Redding, 8 incidenti contro 4. L’inglese però si è giocato il mondiale con la caduta nel corso delle prove libere di Phillip Island (qui il fermo immagine), con conseguente rottura del polso. In Moto3, invece, Maverick Viñales è caduto 5 volte, mentre Rins solamente 2 e Luis Salom 6, di cui 2 nelle ultime 2 gare. 

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