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MotoGP: cosa bolle in pentola per il 2018?

Il Motomondiale è già ricco di temi caldi nonostante manchino ancora due mesi al Gran Premio d’apertura. Dovizioso, Stoner e Puig sono solo alcuni dei protagonisti...
Sebbene il 2018 sia iniziato da soli 12 giorni, le novità e le notizie che stanno “bollendo in pentola” sono già molte e interessanti. Facciamo dunque una carrellata di quello che è successo ultimamente non solo per quanto riguarda la MotoGP, ma in tutte e tre le classi, in modo da capire cosa aspettarci da questa 69a edizione del Motomondiale.

Alberto Puig è il nuovo Team Manager HRC

Alberto Puig
Con un addio “a sorpresa” di Livio Suppo al termine della stagione 2017, HRC si è messa al lavoro durante l’inverno per trovare un nuovo Team Manager. Al termine di diversi mesi di ricerca, la squadra nipponica ha scelto Alberto Puig nel coprire l’incarico. Lo spagnolo, nel corso degli anni, ha confermato di essere un manager di successo grazie ai ruoli ricoperti nell’Asia Talent Cup e nella British Talent Cup: per questo, e per gli svariati anni passati al fianco di Dani Pedrosa, il nome di Puig è sempre stato tra i favoriti a ricoprire questo ruolo. Puig diventerà un diretto sottoposto di Kuwata, direttore HRC. Lo stesso Alberto Puig ha dichiarato: “Sono molto grato a HRC per questo opportunità che mi hanno dato. Sono stato legato a Honda per gli ultimi 25 anni della mia carriera, prima come pilota, poi come team manager nelle classi minori e poi come coach per molti giovani piloti asiatici. Avere la possibilità di essere in questa posizione in uno dei team più di successo della MotoGP è un grande onore per me, posso solo concentrarmi per ripagare Honda facendo il mio meglio e provare ad aiutarli a raggiungere i loro obiettivi. Sono sicuro che i nostri piloti saranno pronti e lo stesso tutto noi come squadra saremo pronti per lottare ancora per il titolo, con umiltà ma anche con grande determinazione”.

Il lavoro del manager spagnolo inizierà già il prossimo 29 gennaio, in occasione dei test IRTA MotoGP in Malesia.

Dovizioso - Ducati: un rinnovo complicato

Andrea Dovizioso
Se la stagione 2017 di Andrea Dovizioso è da incorniciare, quella 2018 non sembra iniziare per il verso giusto. Il pilota di Forlimpopoli quest’anno, così come tutti i piloti ufficiali MotoGP, è in scadenza di contratto: in una trattativa per il suo rinnovo, il Dovi ha richiesto un aggiustamento (verso l’alto) del suo contratto; una mossa giustificata dalle 6 vittorie e dal 2° posto assoluto. Non è noto a quanto ammonti la richiesta di Andrea: il contratto attuale prevede 1,5 milioni di euro a stagione. Su questo tema, il direttore sportivo di Ducati Corse Paolo Ciabatti ha dichiarato che “la trattativa con Dovizioso è difficile, affermando che la richiesta avanzata dal pilota numero 04 va a scontrarsi con un budget non infinito di Ducati; tuttavia lo stesso Ciabatti ha confermato che faranno di tutto per riconfermare entrambi i piloti. Una situazione, quella degli stipendi, che potrebbe creare potenziali attriti tra i due compagni di scuderia: contro il biennale da 3 milioni di euro per Dovizioso c’è quello da 25 milioni di Jorge Lorenzo, che invece ha chiuso 7° la stagione d’esordio con la Rossa.

Stoner sarà in pista con la Desmosedici GP18

Casey Stoner
La presentazione della Desmosedici GP18 è prevista per lunedì 15 gennaio, ma a Borgo Panigale non stanno con le mani in mano: la voglia di mettere mano sul Titolo Iridato è più forte che mai. E così, dal 24 al 26 gennaio prossimo Ducati sarà in Malesia a testare la nuova moto precedendo di qualche giorno i test IRTA, programmati invece per il 29 gennaio. Per non incappare in sanzioni visto il divieto assoluto per i piloti di scendere in pista, Ducati scenderà in pista con i tester più veloci del circus: Michele Pirro ed il due volte Campione del Mondo Casey Stoner. Chissà se questa volta l’australiano sfoggerà il casco one – off che Nolan gli ha dedicato nel 2016…

Yamaha ed il dilemma della nuova livrea

La livrea della Yamaha M1 usata nella stagione 2017 potrebbe subire cambiamenti drastici per il 2018
Le presentazioni delle moto ufficiali sono in programma tra gennaio e febbraio, così come quella del Team Yamaha Movistar: a fare notizia però è la possibilità di una vera rivoluzione sulle carene. Voci di paddock dicono che la nuova M1 abbandonerà il colore blu cobalto per un azzurro cielo. Una scelta che fa discutere gli appassionati della Casa di Iwata, tuttavia a questa voce si affianca quella che la livrea blu tradizionale potrebbe rimanere invariata, mentre il logo Movistar potrebbe diventare bianco invece che verde. Di sicuro, quello della livrea, non presenta un problema per Valentino Rossi, che attualmente ha altro a cui pensare…

Triumph ed il test "a sorpresa" del muletto Moto2

La Triumph 675 dotata del nuovo motore da 765cc che è stata provata in Spagna, a Calafat
L’arrivo del propulsore 3 cilindri Triumph nella classe Moto2 è previsto per l’anno venturo, tuttavia la Casa di Hinckley ha invitando "a sorpresa" un numero selezionato di giornalisti a testare il nuovo motore sul tracciato di Calafat, in Spagna. Il “muletto” fornito da Triumph non è altro che una Daytona 675 nel quale è stato incastonato il motore da 765 cc rivisto nella testa, l’albero a camme e le valvole. Le modifiche portano il “cuore” della Street Triple RS a 135 CV e 80 Nm di coppia massima: a stupire chi ha provato la moto sono stati la coppia ai bassi regimi e un’elevata potenza agli alti. La frizione antisaltellamento è regolabile, il quickshifter solo in salita è direttamente prelevato dalla naked media di Triumph, mentre l’elettronica è completamente rivista da Magneti Marelli e (paradossalmente) meno complessa rispetto alla naked: un esempio lampante è l’assenza del traction control.

Juanfran Guevara: addio alle corse a soli 22 anni

Juanfran Guevara
Nonostante sia stato autore della sua miglior stagione in Moto3, Juanfran Guevara ha deciso di interrompere la sua giovane carriera. Una scelta coraggiosa e maturata nel corso del tempo, che è costata molte lacrime allo spagnolo, il quale però ha ricevuto un appoggio quasi unanime dai fan e dai media nazionali ed internazionali. Il motivo principale è che a soli 22 anni gli è stato diagnosticato lo stress: in un’intervista a Motociclismo.es ha dichiarato che “quando sei a casa devi pensare a trovare sponsor, allenarti e studiare. Nell’ultimo periodo mi si annebbiava la vista ed ero molto stressato. A quel punto mi sono detto a me stesso che dovevo cambiare qualcosa”.

Inoltre lui, studente di Amministrazione e Gestione Aziendale all’Università Cattolica San Antonio di Murcia in Spagna, non voleva finire come gli altri: “Su 33 piloti in Moto3, almeno 29 non saprebbero cosa fare della loro vita se non correre. Un'altra ragione è la doppia faccia delle persone: “quello che mi veniva detto in faccia non era quello che mi veniva detto alle spalle”. È dunque un mondo dove va avanti non chi se lo merita, ma chi sa adattarsi meglio alle regole del gioco: “tutto è falsato dagli interessi ha dichiarato Guevara, che ha continuato dicendo che “molti piloti che hanno un sacco di talento non hanno nemmeno avuto l’opportunità di arrivare dove sono arrivato io. Una storia che, spera, potrà diventare un esempio per molti altri piloti.

Dal 2018 obbligo di airbag per tutti i piloti...o quasi

Le numerose cadute di Marc Marquez sono sempre state "ammortizzate" dall'airbag. Nel 2018 sarà obbligatorio in tutte le classi
La DORNA ha dichiarato che a partire dalla stagione 2018 le tute di tutti i piloti di Moto3, Moto2 e MotoGP dovranno essere dotate di airbag. Nel comunicato ufficiale è stato indicato espressamente che l’airbag dovrà coprire spalle, clavicole e la colonna vertebrale; quest’ultima anche solo parzialmente. Sono previste tolleranze a seconda della costituzione fisica di ciascun pilota. Questo obbligo non si estende alle wild card ed ai piloti sostituti, a meno che non partecipino a più di 2 gare del calendario, in quel caso anche loro saranno obbligati ad indossare una tuta dotata di airbag.
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