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19 March 2017

“Non mi importa l’estetica, le MotoGP devono solo andare forte!”

MotoGP 2017: Aprilia, Ducati, Honda, Suzuki e Yamaha si sono presentare ai test pre campionato con alcune soluzioni aerodinamiche che aggirano il regolamento “anti ali”. Per voi hanno fatto bene, lo sviluppo delle moto non si deve fermare e non deve badare al look 

Dalle ali verso nuove soluzioni aerodinamiche

Con la chiusura della stagione MotoGP 2016, le ali aerodinamiche che caratterizzavano alcune delle moto in pista sono state vietate. Il motivo ufficiale di questa scelta dovrebbe essere la sicurezza, ma i più dietrologi (o complottisti...) sostengono che ciò sia stato fatto per penalizzare alcune Case più avanti di altre nello sviluppo dell’aerodinamica (vedi Ducati)
Ai test pre campionato di Sepang, Phillip Island e Losail, si sono viste però diverse soluzioni studiate per ovviare al problema: dalle “semplici” alette carenate di Suzuki e Yamaha alle trovate più elaborate di Honda e, soprattutto, Ducati (guardate le foto nella gallery).

Ma servono davvero queste esasperazioni aerodinamiche? Il cronometro dice di no: ai test di Losail infatti, i tempi migliori sono stati fatti con moto “pulite”. Ma per scoprire cosa ne pensate voi, ad inizio della scorsa settimana vi abbiamo posto alcune domande a tema e dai quasi 1.500 voti ricevuti è emerso che la maggior parte dei lettori è d’accordo con le case che hanno aggirato il regolamento in questo modo, in quanto lo sviluppo delle moto non si deve fermare, nemmeno a scapito dell’estetica. Ma vediamo nel dettaglio le vostre risposte.
MotoGP 2017: in teoria le ali aerodinamiche sono vietate, ma alcune squadre hanno già trovato il modo di aggirare il regolamento. La soluzione di Yamaha sulla moto di Viñales

È giusto che le case studino nuove soluzioni

Il 60% dei partecipanti al nostro sondaggio sostiene che le Case che si sono presentate in pista con nuove soluzioni aerodinamiche studiate per aggirare il regolamento “anti ali” abbiano fatto bene, in quanto tecnici e ingegneri devono solo cercare di migliorare le prestazioni, sfruttando tutte le pieghe del regolamento. Solo uno su dieci sostiene che ciò sia sbagliato e pensa che le Case agendo in questo modo non abbiano realmente capito lo spirito del regolamento. I restanti pensano invece che quello del vietare o meno le ali sia un falso problema, in quanto ciò che conta alla fine è solo lo spettacolo, con o senza appendici aerodinamiche. 

Ma quindi, era giusto o no bloccare le ali in MotoGP? Il 48% di voi sostiene che vietarle sia stata una mossa sbagliata, in quanto non si può bloccare lo sviluppo di una moto da gara. Uno su cinque invece pensa che sia stata un’ottima idea, solamente perché le moto erano diventate... davvero brutte. Ma ha senso guardare l’estetica su una moto pensata e sviluppata solo per dare il massimo tra i cordoli? Il 47% di voi ammette che non gliene frega nulla dell’estetica e che le moto da corsa non devono essere belle, devono solo andare forte! I restanti si dividono nettamente in due: al 23% dei votanti accetta anche esteticamente queste nuove soluzioni e pensa che era ora che anche sulle moto arrivasse questo tipo di studio; il restante 30% invece sostiene che nemmeno la ricerca delle massime prestazioni possa perdonare quegli obbrobri!
La Ducati con la stranissima (e avanzatissima) soluzione aerodinamica presentata dalla squadra ai test precampionato 2017 di Losai

Le nuove soluzioni aerodinamiche non sono pericolose e rendono le moto più veloci

Di certo, siete praticamente tutti d’accordo sulla questione sicurezza: il 94% degli internauti ritiene che queste nuove soluzioni aerodinamiche siano ben integrate nelle carrozzerie e non più pericolose di altre appendici già presenti sulle moto (manubri, leve, pedane, scarichi...). In netta minoranza dunque coloro che sostengono il contrario, ovvero che si tratti pur sempre di appendici che complicano la pulizia e la semplicità delle carenature e che in qualche modo potrebbero risultare pericolose.

Ma in fin dei conti, le ali delle MotoGP, anche configurazione “carenata”, danno vantaggi in termini di tempi sul giro? Il 60 % di voi ritiene di sì, ma il 50% di questi pensa che dipenda molto anche dalla pista. Per l’8% dei votanti, ci potrebbe essere sì un vantaggio cronometrico con le nuove soluzioni, ma solo in termini di millesimi. In netta minoranza coloro i quali pensano invece il contrario: solo il 3% infatti ritiene che si tratti solo di una moda passeggera e che queste soluzioni non diano nessun vantaggio in termini di secondi sul giro.

Non ci resta che seguire la stagione MotoGP 2017 per vedere chi aveva ragione! Vi ricordiamo che il Campionato prenderà il via proprio la prossima settimana in Qatar (qui il calendario completo), ma non è detto che i Team scenderanno già in pista con le moto equipaggiate con le nuove soluzioni aerodinamiche, più probabile invece che ciò avvenga nel corso dell’anno.
MotoGP 2017: in teoria le ali aerodinamiche sono vietate, ma alcune squadre hanno già trovato il modo di aggirare il regolamento. La soluzione di Suzuki sulla moto di Iannone
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