Statistiche web
24 January 2015

Melandri: "Volevo la SBK, in MotoGP crescerò step by step"

Il ravennate parla del campionato del Mondo MotoGP 2015 che inizierà tra meno di due settimane. In particolare si parla del suo rocambolesco passaggio dalla SBK al Motomondiale, della nuova Aprilia e delle previsioni per la stagione entrante

Melandri: "volevo la sbk, in motogp crescerò step by step"

Ferve la preparazione alla stagione MotoGP 2015. Il miglior modo di sapere ciò che accadrà tra meno di due settimane a Sepang è chiedere ai diretti interessati come hanno intenzione di affrontare l'anno (sportivo) entrante. Così, dopo le chiacchiere di Guidotti su Hernandez (che però inizia male l'anno con un infortunio in allenamento, una lussazione alla spalla sinistra che lo costringerà  a salttare i test di Sepang 1, in programma dal 4 al 7 febbraio. Al suo posto ci sarà Pirro) e quelle di Romagnoli su Petrucci, è il turno di Marco Melandri, che ai microfoni di MotoGP.com ha rilasciato la seguente intervista.

 

"un idea realistica la avremo in qatar"

 

In estate sembravi destinato a proseguire la tua esperienza nel Mondiale Superbike. Poi, ad un tratto, i piani di Aprilia son cambiati. Cosa ti ha fatto accettare questa sfida?

"Il mio impegno iniziale era infatti quello di correre per 2 anni con Aprilia. Per me è stato abbastanza improvviso e inaspettato: la proprietá ha deciso di cambiare rotta, scegliendo di abbracciare il progetto MotoGP. Hanno spinto tanto per portarmi nel Campionato del Mondo. I miei dubbi riguardavano la mancanza di adrenalina nel portare in pista una moto al debutto, anzichè lottare per vincere in Superbike. D’altra parte, mi stimola l’idea di poter svilppare una moto con questa squadra."

 

Torni in MotoGP dopo 4 stagioni. Quali saranno le tue motivazioni e gli obiettivi del 2015?

"Quelli di crescere step by step. Se giorno dopo giorno vedró la moto migliorare, saró giá contento. A livello di risultati, è ancora troppo presto per poter parlare di un obiettivo reale. Io direi di aspettare almeno i test in Qatar [14-17 marzo] per capire come possiamo partire. Le motivazioni, personalmente, saranno molto legate all’ambiente che mi circonda. Quindi dipenderanno anche dalla forza di volontá di tutti i ragazzi della squadra: se loro si impegneranno a far bene, saró trascinato anch’io a dare il 100% di me stesso."

 

Si tratta anche del rientro di Aprilia e sicuramente l’inizio non sará facile. Le altre Case hanno moto giá ben collaudate. Tu, peró, hai l’opportunitá di avere un team ufficiale alle spalle.

"Esatto, proprio così. Siamo in anticipo di un anno, perchè il progetto iniziale prevedeva di entrare in MotoGP nel 2016, e in questo 2015 si parlava solo di test per poterci preparare al meglio. Ma, come detto, i piani sono stati cambiati. Partiamo in ritardo rispetto alla concorrenza e il livello, lo sappiamo, è decisamente alto. Ho sempre detto che non mi interessava correre in MotoGP solo per fare numero; in questo caso, peró, ha dalla mia tutto quello che un’azienda mi puó dare."

 

A proposito della nuova squadra: ritrovi come team manager Fausto Gresini, col quale sei stato vice-Campione (dietro Valentino) nel 2005. Cosa puoi dirci di lui e che idea ti sei fatto di Romano Albesiano, direttore della gestione sportiva di Aprilia?

"Sono felice di tornare a lavorare con Fausto perchè è, prima di tutto, un amico: mi ha aiutato tantissimo, anche negli anni difficili. Lui porterá un’esperienza importante, che in Aprilia manca e che si tradurrá in un’ottima collaborazione. Inoltre, anche per lui, cambiare Costruttore dopo tanti anni, non puó che essere un bene: una spinta morale molto grande."

"Romano [Albesiano], è entrato in squadra in un momento delicato: trovarsi subito in MotoGP sará per lui una responsabilitá importante e non facile. Ma credo nelle sue capacitá e sono sicuro che metterá del suo in questo progetto."

 

Come valuti il primo contatto della scorso novembre a Valencia e su cosa si incentrerá il lavoro nei prossimi test di Sepang?

"La prima presa di contatto è stata molto marginale: la moto era molto diversa da quella che ero abituato a guidare in Superbike. In Malesia arriverá una moto nuova a livello di ciclistica e di elettronica; sará importante verificare che tutto funzioni al meglio e che la moto inizi ad andare nella direzione che richiedo per avere la giusta confidenza per potermi esprimere come so."

© RIPRODUZIONE RISERVATA