Ad Iwata - durante la sosta invernale - ingegneri e tecnici hanno lavorato senza sosta per cercare di colmare il gap con Honda. Grandi attenzioni sono state dedicate allo sviluppo del cambio Seamless (come confermato da Takaaki Kimura, il nuovo componente funziona anche in scalata e non solo salendo di marcia) ed alla ricerca di feeling in condizioni di scarso grip. Pare, in particolare, che Yamaha sia riuscita a migliorare la fase di ingresso curva, vero e proprio punto di forza di Honda. Per quanto riguarda i piloti del Movistar Yamaha MotoGP, Rossi (che ha recentemente presentato lo Sky Racing VR46, che nel 2015 correrà in Moto3 con Fenati e Migno) arriva in Qatar con buone sensazioni, sicuro di aver già definito un buon setup di base. Il pesarese ha concluso l'ultimo giorno di test a Sepang in quinta posizione (a 718 millesimi dal battistrada Marquez), senza tentare di effettuare una simulazione di gara per il troppo caldo. Anche Jorge Lorenzo debutterà in Qatar con grande motivazione, dopo aver effettuato il suo miglior giro di sempre sul circuito malese ed essersi reso protagonista di un long run (abortito però per via delle altissime temperature dell'asfalto, che a detta del maiorchino inficiavano il comportamento dell'M1 in staccata). Limitatamente al Team Tech-3, Pol Espargaro e Smith cercheranno di avvicinarsi alle prime tre posizioni, mettendo a frutto il grande lavoro e l'elevata mole di dati accumulata in Malesia.