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31 January 2015

Casey Stoner conclude i test a Sepang sulla Honda MotoGP

Sono terminati i tre giorni di prove che hanno visto il pilota australiano nei panni del collaudatore della Honda RC213V. Il due volta campione del Mondo ha provato anche la CBR1000RR che correrà la 8 ore di Suzuka. Le parole di Casey e un filmato dei test

Casey stoner conclude i test a sepang sulla honda motogp

Si sono conclusi i  tre giorni di test che hanno visto Casey Stoner impegnato nei panni del collaudatore Honda. Nonostante la pioggia abbia rovinato i primi giorni, Casey è riuscito a rispettare il tabellino di marcia previsto da HRC. Nello specifico il Canguro Mannaro si è concentrato sulle differenze tra la moto dello scorso anno e la nuova RC213V 2015; soprattutto a livello di telaio. Casey ha messo a dura prova anche i nuovi componenti portati da Honda specificamente per questi test: elettronica, sospensioni e i nuovi freni Brembo in alluminio. Nel pomeriggio dell’ultimo giorno, gli ingegneri Honda hanno “sfruttato” la presenza di Stoner per fargli testare anche la Honda CBR1000RR che correrà la 8 ore di Suzuka.

Il lavoro eseguito da Casey in questi giorni tornerà molto utile a Marc Marquez e Dani Pedrosa che, dal 4 al 7 febbraio, saranno impegnati insieme ai “colleghi” nei test MotoGP, sempre sul circuito Malese. Qui sotto trovate un breve video di Casey in sella alla Honda RC213V durante questi test e nella gallery le foto.

 

 

Mi è piaciuto sentire il posteriore scivolare

Queste le parole di Casey al termine dei tre giorni di Sepang: In generale è stato un buon test, molto positivo, abbiamo lavorato molto! Nel primo giorno abbiamo lavorato sul setup di base e abbiamo provato alcune piccole cose prima che la pioggia ci costringesse allo stop. Il secondo giorno abbiamo comparato il telaio 2014 con quello nuovo, provandone alcune varianti. Abbiamo testato anche le nuove pinze in alluminio Brembo e altri componenti Honda, prima che la pioggia ci fermasse di nuovo. L’ultimo giorno ho confermato le mie impressioni di guida e ci siamo concentrati su elettronica e sospensioni. Guidare il CBR è molto diverso dalla MotoGP, non avevo mai guidato questo tipo di moto; il cambio, la posizione di guida, la potenza del motore, il peso… è stato difficile e mi ci è voluto un po’ prima di prendere confidenza. Dopo un paio di uscite sono riuscito a dare il mio feedback. In generale è stato molto divertente e mi è piaciuto molto sentire il posteriore scivolare!”.

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