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Motocross delle Nazioni 2014: Francia Campione, sorpresa Italia

In Lettonia il nostro Tony Cairoli sulla KTM 250 SX-F cade in Gara1 e torna ai box parecchio dolorante al ginocchio destro. Comunque il siciliano si schiera lo stesso in Gara2, ottenendo un 19° posto. Bene Belgio e USA, entrambe a podio

Motocross delle nazioni 2014: francia campione, sorpresa italia

Il “dream team” esiste. La Francia domina a Kegums, in Lettonia, la sessantottesima edizione del Motocross delle Nazioni, umiliando i suoi avversari. La squadra, composta da Gautier Paulin in MXGP, Dylan Ferrandis in MX2 e Steven Frossard nella Open (tutti e tre su Kawasaki), non sbaglia nemmeno un colpo, tanto che il risultato peggiore è un 9° posto di Ferrandis sulla “piccola” 250 cc, in mezzo alle più potenti 450 cc. Paulin, vincitore dell’ultima gara del Mondiale Motocross, conferma il suo stato di forma e vince entrambe le manche in cui corre (Gara 1 e Gara 3), mentre Frossard fa sua la seconda piazza in Gara 2 e termina 6° in Gara 3. Indubbiamente la squadra più equilibrata, la Francia si difende egregiamente dagli attacchi del Belgio, il team Campione del Mondo in carica e autore della pole position, che accusa l’assenza di Clement Desalle, schierando il giovane Julien Lieber (KTM) in MX2. Molto bene Jeremy Van Horebeek, che conquista un quarto posto in Gara 1 e un secondo in Gara 3, ma il passo imposto dai francesi è ben diverso. Inoltre, una caduta di Kevin Strijbos (Suzuki) in Gara 3 mette definitivamente fuori dai giochi i belgi per la conquista del titolo. Ancora una volta gli Americani tornano a casa a testa bassa, ottenendo solamente il terzo posto a causa di due opache prestazioni di Jeremy Martin e una di Ryan Dungey. E se da un lato ci dispiace per la sconfitta dell’Italia, dall’altro siamo orgogliosi della vittoria di un team europeo, anche se si tratta dei “cugini” transalpini!

 

L’ITALIA

Un Motocross delle Nazioni pieno di sorprese, prima su tutte la caduta del capitano dell’Italia Tony Cairoli (KTM 250 SX-F) in Gara 1 con conseguente ritiro. L’azzurro corre comunque, eroicamente, la seconda manche, nonostante abbia solamente 40 minuti per riprendersi dalla grande botta al ginocchio destro col terreno sabbioso di Kegums (nella gallery ci sono varie foto del tracciato). Tuttavia il dolore è ancora forte e il portacolori azzurro non riesce a spingere come vorrebbe. Tony parte nelle retrovie per non rischiare contatti alla prima curva e dopo qualche giro si trova solamente 35°. La rimonta lo porta al 19° posto finale, un buon risultato tenendo conto della forma fisica di Tony dopo l’incidente. Nei prossimi giorni sapremo sicuramente di più riguardo al suo stato di salute. Per rimanere in tema “nazionale italiana”, bene Davide Guarneri (TM), 10° in Gara 1 tenendo a bada il Campione National Jeremy Martin (Yamaha), quest’ultimo autore di una brutta caduta nella manche di qualifica MX2 il sabato che gli ha provocato la rottura di tre dita del piede. In Gara 3 “Potta” è 14°, mentre il nostro uomo della Open, David Philippaerts (Yamaha), chiude Gara 2 al 12° posto e Gara 3 al 18°. Nella classifica finale l’Italia termina al 6° posto, sfiorando la top 5.

 

ALTRE NAZIONI PROTAGONISTE

Il ritiro di Shaun Simpson (KTM) in Gara 3 grazia gli USA, che agguantano così il podio. Il pilota del Team Gran Bretagna, non ancora al top della forma dopo l’infortunio all’ultimo round del Mondiale Motocross, termina al 13° posto Gara 1. In Gara 3, mentre si trovava in ottava piazza, rompe la catena ed è costretto a fermarsi. Un vero peccato per la Gran Bretagna, forte anche di Dean Wilson e Tommy Searle, capaci di prestazioni costanti nei primissimi posti. Davanti all’Italia per un solo punto ma parecchio distaccata dalla Gran Bretagna, si piazza la Germania, con l’unica stella Max Nagl. Il tedesco della Honda guida la sua nazionale con un 3° posto in Gara 1 mentre una caduta in Gara 3 compromette la sua manche, facendolo retrocedere al 12° posto. Dennis Ullrich (KTM) si aggira attorno alla quindicesima piazza, mentre il fanalino di coda della nazionale tedesca è Henry Jacobi, di certo non un degno sostituto di Ken Roczen. Per quanto riguarda invece le note positive di questo MXoN, sottolineiamo la prestazione dei giovani ragazzi svizzeri: Arnaud Tonus, Valentin Guillod e Jeremy Seewer, tutti e tre grandi promesse del Motocross che si stanno facendo le ossa nella categoria MX2, ottenendo, spesso e volentieri, ottimi risultati. Proprio come in Campionato, gli svizzeri sono andati fortissimo, accusando un solo punto di distacco dalla più esperta (ma sfortunata) nazionale italiana. Brillano anche Tonkov (Husqvarna, Russia), Leok (TM, Estonia) e Coldenhoff (Suzuki, Olanda), non supportati da un grande aiuto di squadra. Il primo conduce la prima parte di Gara 1, dimostrando grande feeling sin da subito con la 450 cc (Tonkov ha corso il Mondiale MX2 in sella alla Husqvarna 250 cc), mentre il secondo porta in alto i colori della TM con ottime prestazioni. Il terzo, infine, è tra i migliori in sella alla 250 cc. La nazione sorpresa dell’edizione 2014 del Motocross delle Nazioni è la Svezia, con Fredrik Noren e Filip Bengtsson addirittura in quinta e sesta piazza rispettivamente in Gara 2 e Gara 1, ma una caduta di quest’ultimo nella manche conclusiva e la poca abilità del terzo pilota Ken Bengtsson compromettono la prestazione della nazionale svedese, retrocedendola all’undicesimo posto.

 

LA DICHIARAZIONE DEL CAPITANO DELLA FRANCIA

Gautier Paulin tira le somme a caldo: “Un ottimo Motocross delle Nazioni. Sono riuscito a guidare alla grande, con due buone partenze e sono riuscito a portarmi subito al comando di tutte e due le manche. Due grandi vittorie che mi danno la carica giusta per il prossimo anno. Sono molto felice di aver portato la Francia al primo posto al MXoN dopo tantissimo tempo (2001, n.d.r.), anche grazie al lavoro dei miei compagni Frossard e Ferrandis. A quel paese chi diceva che non eravamo un Team competitivo”!

 

Classifica finale MXoN 2014

  1. Francia 17
  2. Belgio 27
  3. USA 33
  4. Gran Bretagna 33
  5. Germania 72
  6. Italia 73
  7. Svizzera 74
  8. Russia 75
  9. Estonia 77
  10. Olanda 80

 

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