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"La Gold Wing era troppo impacciata. L'abbiamo stravolta"

Abbiamo intervistato Yutaca Nakanishi, Large Project Leader Honda, per parlare della nuova GL1800 Gold Wing. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande
1/15 La versione base senza topcase, sarà disponibile solo con cambio manuale.
Abbiamo intervistato Yutaca Nakanishi, Large Project Leader Honda, per parlare della nuova Gold Wing. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.

La nuova GL1800 pesa meno del precedente modello: come avete fatto?

“La precedente Gold Wing era diventata molto confortevole, ma anche troppo ingombrante e impacciata. Abbiamo voluto tornare alle origini, pensando alla GL1000 del 1975, e progettare una Gold Wing che fosse anche più facile da guidare. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo dovuto lavorare su una riduzione di peso globale: non ha interessato un solo comparto, ma ogni singolo componente della moto. A partire dal motore, passando per il telaio, le sospensioni, fino alle sovrastrutture e l’equipaggiamento; persino gli pneumatici sono più leggeri. Una sfida importante, che abbiamo risolto utilizzando i migliori materiali, ma anche integrando i componenti, sfruttando cioè alcuni elementi per più funzioni, sia strutturali, sia dinamiche. Inoltre abbiamo tolto ciò che non era strettamente necessario".

Sospensione anteriore: come funziona? Quali sono i vantaggi dinamici?

"Dal punto di vista della sua costruzione, dovete immaginare la sospensione di un'automobile, ruotata di 90°. Il principio è quello dei due bracci che si muovono simultaneamente sullo stesso asse. In questo modo la traslazione della ruota, in fase di compressione, è praticamente verticale e non varia così l'assetto della moto. Così la guida è più reattiva, precisa e prevedibile. Ci sono anche evidenti benefici dal punto di vista del comfort rispetto ad una forcella telescopica tradizionale, perché il monoammortizzatore che provvede allo smorzamento idraulico ed elastico ha complessivamente meno frizioni e attriti di due steli”.
Avete ridotto il volume delle valige laterali: non è un controsenso per una moto da turismo ad ampio raggio?

“Dalle nostre indagini abbiamo visto che l’impiego principale è per i viaggi di 2 o 3 giorni, per cui senza il trasporto di grandi quantità di bagagli. Da questa considerazione e dalla necessità di limitare e pesi e ingombri è scaturita questa scelta”.

La sella della vecchia versione era molto più “poltrona”, con imbottitura più morbida e maggior supporto lombare per il pilota. Anche sulla 2018 è comoda, ma perché l’avete modificata così profondamente?

“La sella del pilota e quella del passeggero sono sempre separate, la loro forma offre buon comfort e supporto lombare, ma rispetto a prima consente anche libertà di movimento, proprio per assecondare la nuova dinamica della moto. La posizione delle pedane meno avanzate agevola anch’essa gli spostamenti del corpo”.
1/7 Una foto scattata durante il test della nuova Honda GL1800 Gold Wing
Il parabrezza è regolabile, ma meno ampio che in passato. Perché ridurne la superficie su una moto che vuole offrire grande comfort e protezione nei lunghi viaggi?

“Ci sono diversi vantaggi nel nuovo parabrezza: innanzitutto ha un miglior coefficiente di penetrazione aerodinamica e questo si riflette positivamente sui consumi. Poi è regolabile e, nella posizione più alta, offre più protezione del precedente. Infine, è cambiato a livello concettuale l’approccio alla sua progettazione: se il precedente era studiato per creare una zona di aria calma tra parabrezza e pilota, il nuovo sfrutta uno studio in galleria del vento dei flussi d’aria per dirigerli intorno a pilota e passeggero. Il risultato è un miglior comfort dinamico”.
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