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Dall'Igna: "Regole comunicate in ritardo, noi i più penalizzati"

Gigi Dall'Igna dà la sua opinione sulle nuove regole SBK. Ci ha parlato anche di cosa ha in serbo per migliorare la Panigale V2, della MotoE e del futuro della Casa di Borgo Panigale. In cantiere c'è forse una Ducati elettrica?
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"Abbiamo già diverse idee per migliorare il motore"

Il Direttore Generale di Ducati Corse, l’ingegnere Gigi Dall’Igna, ha partecipato attivamente alla presentazione dell’Aruba.it - Ducati Racing Team. Dall’Igna ha dato il suo parere riguardo alle nuove regole: “C’è la necessità da parte dell’organizzatore di far si che questo campionato diventasse meno bimarca, perché negli ultimi anni è stata una lotta Kawasaki Ducati. Quindi capisco perfettamente che l’organizzatore stesse cercando di fare qualcosa di diverso per portare un maggiore equilibrio tra tutte le case partecipanti. Capisco anche che non sia facile mettere d’accordo tutte le case, e quindi capisco anche i motivi che hanno portato a fare questa decisione in ritardo, però resta il fatto che è stato definito in ritardo. L’esigenza in questo momento per fare qualcosa che non sempre è ben visto da parte dei costruttori”. Questa cosa però limita di più la Ducati rispetto a Kawasaki: “Il nostro motore gira più basso rispetto ai competitors, e quindi qualsiasi limitazione dei giri motore diventa una penalizzazione importante”. Ovviamente, Ducati è già corsa ai ripari: “stiamo lavorando duramente, abbiamo in mente delle idee che stiamo sviluppando al banco e che vorremmo portare a Phillip Island. Il problema è il motore, e quindi la concentrazione maggiore è su quell’aspetto della moto, chiaramente lavoriamo anche su gli altri problemi che affliggono la nostra moto dal punto di vista della ciclistica”.


Dunque, il margine di errore per quanto riguarda il setup sarà inferiore rispetto allo scorso anno vista questa limitazione. “L’approccio rimane sempre lo stesso” ha confermato Dall’Igna. “Il setup rimane sempre importantissimo, a prescindere da questa limitazione. Così come la lotta al titolo: non cambia rispetto allo scorso anno, è sempre difficile anche per chi vince”.

"L'era del bicilindrico è terminata"

La Panigale V2 è l’unica moto che non ha ancora vinto un Mondiale. La stessa domanda l’abbiamo fatta a Paolo Ciabatti, ma la abbiamo riproposta per l’ingegner Dall’Igna che ha dichiarato: “Vincere o perdere dipende da tantissime cose. Vorrei sottolineare che comunque è stata una moto assai competitiva in moltissime occasioni, vincendo tantissime gare. È vero, non ha mai vinto il campionato, però è stata l’unica moto della griglia che ha dato filo da torcere a Rea”. Ovviamente dal 2019 la musica cambierà non solo in casa Ducati, ma proprio nella WorldSBK: “Dal prossimo anno il motore bicilindrico smetterà di vivere nel Mondiale, dato che ci saranno solo moto a 4 cilindri. L’era del bicilindrico è ormai tramontata”.

Dall’Igna ha parlato della Ducati Panigale V4, moto che è tra le protagoniste della nostra comparativa supersportive 1000. L’Ingegnere ha precisato che, per ovvie ragioni, la moto sarà ridotta di cilindrata: “attualmente la Panigale V4 che sta correndo con Ducati Corse dispone di un motore 1000cc visto il regolamento. Ma prima che i nostri piloti ufficiali si siedano in sella a quella moto, dovremo vedere come va lo sviluppo di essa e come si evolve il campionato. Sarebbe un rischio, per loro, montare su una moto nuova nel bel mezzo della stagione, quindi bisognerebbe valutare bene quando iniziare a farli correre. È una cosa alla quale penserò più avanti”.

"Impossibile non considerare l'elettrico"

Non solo Mondiale Superbike: all’ingegner Dall’Igna abbiamo chiesto cosa ne pensa del MotoE, il campionato elettrico firmato Dorna. “L’elettrico è qualcosa che bisogna per forza considerare, non possiamo far finta di niente. Come lo stanno facendo i costruttori di auto, a maggior ragione lo dovranno fare i costruttori di moto”. Attualmente la MotoE è un campionato monomarca, ma non è escluso che nel futuro anche le case costruttrici di moto (come la Formula E nelle 4 ruote) inizieranno a fare la loro comparsa. “Questa cosa è molto interessante anche tecnicamente” dice riferendosi al mondo delle moto elettriche “alla quale mi piacerebbe molto lavorare”. Insomma, Dall’Igna è pionieristico nel suo approccio alle moto e di sicuro davanti ad una sfida come la mobilità elettrica non si tirerà indietro, anzi: chissà quanto tempo passerà prima di una Ducati elettrica…
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