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Motociclismo FUORIstrada alla Dakar con Francesco Catanese

Il nostro esperto di off road con le endurone bicilindriche corona il sogno di una vita, partecipare alla Dakar. In gara con una Yamaha del team di Franco Picco, dopo ogni tappa “Catano” ci racconta la sua esperienza

Motociclismo fuoristrada alla dakar con francesco catanese

Francesco catanese è un gigante, in sella domina la moto e le fa fare tutto quello che vuole, anche se si tratta di maxi enduro. Infatti nelle foto e nei video è spettacolare come pochi (guardatelo qui in azione con la Yamaha Super Ténéré o nella comparativa maxienduro in Grecia), ma non si tratta solo di show. "Catano" è anche un pilota vero, impegnato spesso in gara (4° assoluto nella classe “bicilindriche” del Transanatolia Rally 2013; 38° assoluto al rally di Sardegna 2013, sempre tra le biclilindriche, ma ha partecipato anche all’Hellas rally, alla Baja 1000, ecc.). Notare che Francesco, appunto, è un esperto maxi enduro con motore a due cilindri, mezzi che alla Dakar sono vietati. Quindi le prime tappe della gara in Sudamerica gli servono per ambientarsi e prendere confidenza con la moto, una Yamaha WR450F preparata dal mitico Franco Picco, dakariano dei tempi d’oro. Dopo due tappe, "Catano" staziona al 97° posto della classifica generale, ma il feeling migliora. Sentiamo direttamente dalle sue parole le sensazioni su una corsa tanto sognata ma quanto mai complessa.

 

DAKAR A DUE FACCE

Sto vivendo un'esperienza incredibile, ma sinceramente non mi aspettavo che la Dakar fosse così dura e massacrante. Ieri (seconda tappa, ndr) abbiamo percorso una speciale estremamente varia: tratti da velocità folli e una sezione di dune che sembravano sabbie mobili! Fortunatamente io sono riuscito a passare senza troppi problemi, ma moltissimi piloti sono giunti al bivacco in piena notte. Con il passare dei km sto prendendo rapidamente feeling con la moto e sto migliorando i miei tempi divertendomi. Adesso abbiamo la prima delle 2 tappe marathon (quelle senza assistenza, ndr) e sicuramente cercherò di non prendere rischi trovando il giusto ritmo. Ammetto che dopo queste prime tappe le emozioni sono contrastanti: quando mi ritrovo la sera a fine tappa, da un lato non vedo l'ora di partire per la tappa successiva alla scoperta di questi paesaggi e percorsi mozzafiato, dall'altro lato vivo con l'ansia perché non sai cosa ti aspetterà e quali saranno le difficoltà da affrontare.

 

Vai, Catano, in bocca al lupo e… dai gas!

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