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Pioggia sulla visiera? Una soluzione d’epoca

Andare in moto con la pioggia non è un problema: tuta anti acqua, guanti e stivali impermeabili e via! Però le gocce sulla visiera compromettono la visibilità. Soluzione? 50 anni fa è comparso il Turbo-Visor. Pur scartato dai motociclisti, è comunque arrivato ai giorni nostri

Cercansi soluzioni al problema della pioggia sulla visiera…

Comparativa tute antipioggia
A seguito della nostra comparativa tute antipioggia, si sono scatenate le discussioni. Uno dei più ironici (ma anche realistici) commenti letti sulla nostra pagina Facebook, recita: “Per me il problema con la pioggia è che non vedo niente dalla visiera del casco, ci vorrebbe un tergicristallo per il casco”. Beh, tutti i motociclisti “4 stagioni” sanno che il post del lettore Flavio Gaetani è assolutamente ragionevole, tanto che ci sono tutta serie di rimedi chimici e meccanici per far scivolare via l’acqua dalla visiera. Ma guardate cosa si erano inventati 50 anni fa…

“Sòcc, la turbo-visiera!”

Con l’abbreviazione della tipica espressione bolognese, non delle più fini ma che rende l’idea dello stupore, Motociclismo presentava nel 1965 un aggeggio stupefacente. Gli inglesi sono sempre stati furenti sperimentatori in campo motociclistico. Pensate ai tanti telaisti britannici, più o meno improvvisati, alcuni dei quali mettevano insieme strutture dotate di soluzioni allucinanti per risparmiare peso. Con il risultato, a volte, di aggiungere chili per togliere grammi. Ma non solo di ciclistiche si occuparono: anche di visiere (dei motori, in questa sede, non parliamo). Visiere da pioggia, obviously. Infatti, nel 1965 comparve questo simpatico fresbee da apporre al casco. Il disco di plastica si chiamava Turbo Visor, perché con la forza dell’aria girava vorticosamente grazie alle alette presenti sulla circonferenza del disco medesimo. 

Super testimonial

Jim Redman, testimonial del Turbo-Visor nel 1965
A dire la verità, come si vede dalla foto sopra, in Inghilterra già nel 1964 erano comparse pagine pubblicitarie sulle riviste di settore, ma è stato con l’anno successivo che l’azienda ha martellato con la comunicazione, ingaggiando fior di piloti come testimonial. Jim Redman, ad esempio, che in quegli anni spopolava: campione del Mondo della 250 nel 1962 ne '63; nonché con la 350 nel quadriennio 1962-1965 (tutti i titoli vinti con la Honda). Motociclismo, come suo solito, non si limita ad informare sull’esistenza di un prodotto, ma lo prova sul campo.

Dimenticato dal mondo moto, rinato nei kart

Turbo-Visor oggi
Come si vede nella foto grande in alto, il nostro valente collaudatore dell’epoca, il compianto Roberto Patrignani, fu ritratto mentre rischiava la sua incolumità sotto la sferza di un getto d’aria. Il “fresbee”, infatti, sta girando vorticosamente, anche se ai più potrà non sembrare. Il pregevole gadget non ebbe però il successo che senza dubbio meritava: pare che, girando la testa verso la corda della curva nelle furibonde gite domenicali, la turbina facesse vela portando altrove la testa e lo sguardo.
Pazienza: questo simpatico accessorio ha poi trovato applicazione nella gare di go-kart, dove viene utilizzato tuttora nelle giornate di pioggia. Per chi fosse interessato, si trova online a circa 50 euro…
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