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06 January 2018

“Ho freddo alle mani e mi si appanna il casco”

Questo è quanto emerso dal nostro sondaggio. Nonostante ciò, in molti non rinunciano alle due ruote nemmeno nei mesi più freddi. I motociclisti chiedono però...
1/14 L'accampamento al risveglio dopo la nevicatona notturna

Inverno non ti temo!

Siamo a gennaio, in gran parte d'Italia le temperature sono vicine allo zero, le giornate sono corte… insomma, non è proprio la stagione ideale per le due ruote. Ma non pensate che la maggior parte delle moto vada in letargo! Anzi, dichiara infatti di rinunciare alla due ruote a dicembre, gennaio e febbraio soltanto il 15,3% degli oltre 1.400 motociclisti che hanno partecipato al nostro sondaggio. Gli altri, ovvero coloro che usano le due ruote, percorrono mediamente un migliaio di chilometri nei tre mesi invernali (41,9%). Non mancano poi coloro che percorrono tra i 2.000 e i 3.000 chilometri (33,5%) e ci sono anche quelli che superano i 5.000 km (3,8%). Di certo questi ultimi sono tra coloro che ammettono di non rinunciare alla moto in nessuna condizione climatica (12,9%, tra di questi anche il nostro Mario Ciaccia: leggete un po' cosa ne pensa a riguardo dell'utilizzo della moto in inverno)

E gli altri? Tutti “motociclisti estivi”? No assolutamente, anzi: la maggior parte di voi (35,3%) dichiara che le temperature polari non lo spaventano e rinuncia alla moto solo in caso di neve. Ma c'è anche l'8,2% dei motociclisti che mette a dormire la moto appena le temperature scendono sotto lo zero e c’è poi un 5,5% che è ancor più freddolone e appena si scende sotto i 10° dice fine alla stagione motociclistica. Quasi il 40% di voi è spaventato invece della pioggia: il 29% indipendentemente dalle temperature, il 9,1% solo se la temperatura è inferiore ai 10°.

Ringraziamo l'elettronica

È grazie all'arrivo sulle moto dell'ABS e la massiccia diffusione del controllo di trazione che le due ruote sono diventate più sicure e più fruibili (anche) durante i mesi invernali: a pensarla così è la maggior parte dei votanti, ben il 38,4%. Molti invece ringraziano chi riesce a tenerli caldi d’inverno: alcuni (22,8%) manopole e sella riscaldate, altri (20,2%) i guanti, i corpetti, le calze e i gilet riscaldati elettricamente (su Motociclismo di gennaio trovate una raccolta di capi riscaldati elettricamente e una comparativa tra guanti di questo tipo), e poi c'è chi vota per le coperte e i paramani (16,6%). Infine c’è chi utilizza maggiormente la moto in inverno, pochi a dire il vero (4%), per via dello sviluppo dell’abbigliamento ad alta visibilità.

Ho freddo alle mani!

Ma qual è la parte del corpo che soffre di più il freddo? Nonostante l'evoluzione tecnica dei guanti, secondo più di un motociclista su due (61,6%), le mani restano la parte del corpo più esposta al freddo e al gelo. Seguono i piedi (13,3), le gambe (12,4%) e la gola (8,6%). Sembra essere ben riparato invece il busto, votato solo da 4% di voi.
1/8 Alpinestars Equinox Outdry

Voglio un casco che non si appanni mai

È interessante vedere che rispetto allo scorso anno sono diminuiti coloro che chiedono gomme invernali efficaci come quelle delle auto (46% lo scorso anno, 33% nel 2018); segno dunque che gli pneumatici invernali attualmente in commercio hanno fatto passi da gigante!

Quello che ora i motociclisti desiderano è un casco che non si appanni mai (34,1%) e un sistema di recupero che coinvogli l'aria calda sul pilota (31,3%). Resta basso, quasi nullo, l’interesse per un veicolo a tre ruote agile, sicuro, con il tetto e il riscaldamento (1,6%).
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