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"Cos'ho che non va?" 5 moto in analisi dallo psicologo

Cos'hanno in comune BMW R NineT Racer, Ducati Diavel, Honda NC750S, Kawasaki Ninja H2 e Yamaha SCR950? Nulla, tranne il fatto di essere le moto meno vendute delle 5 maggiori Case. Le abbiamo mandate dallo psicologo per capire come mai sono..."incomprese"
1/8 Honda NC750S, Yamaha SCR950, Ducati Diavel, BMW r nineT Racer e Kawasaki H2
Le moto best seller di ogni Casa le conosciamo tutti più che bene (qui gli ultimi dati di vendita) la vera sorpresa del mercato è però rappresentata dalle...“incomprese”, ovvero le meno vendute nel nostro Paese. Quali sono? Ci facciamo aiutare dai numeri di vendita del 2017: BMW R nineT Racer (49 esemplari), Ducati Diavel (97), Honda NC750S (127), Kawasaki H2 (5) e Yamaha SCR950 (45). Il prezzo non è una giustificazione: per esempio BMW Racer e Honda NC costano meno delle “vincenti” del rispettivo Marchio. Anche la tipologia dice poco, la posizione di guida tocca tutte le declinazioni possibili e le potenze variano da 54 a 205 CV. Così abbiamo deciso di organizzare un “giro redazionale” – di comparativa non possiamo parlare, visti i segmenti di appartenenza completamente differenti – per cercare di capire i motivi dello scarso interesse da parte dei motociclisti.

A dirla tutta, però, un paio di punti in comune tra queste moto esistono: hanno tutte un peso ben oltre i due quintali e una scarsa attitudine al turismo, tanto che alla canonica domanda "con quale di queste affrontereste un lungo viaggio?", i tester hanno preferito non rispondere. In più, a peggiorare le cose, durante la preparazione di una delle foto di gruppo, le moto hanno sentito i tester analizzare i loro difetti. Inutile dire che ci sono rimaste male, al punto da finire…in analisi! Fortunatamente, Motociclismo nel suo Test Team ha uno psicologo (sul serio!) che si è prestato ad ascoltare i problemi e delle “incomprese” e ne ha stilato un profilo. Seguiteci in questa terapia semi-seria; magari, scoprirete che anche la vostra moto soffre di qualche leggero disturbo...

BMW R NineT Racer, la narcisista

"SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME, CHI È LA PIU' BELLA DEL REAME? MA PERCHÈ CHIEDERE, SONO IO. SCOMODA, DITE? SIETE VOI CHE AVETE LA SCHIENA DI CRISTALLO!"

"Nessuno può negarle di essere affascinante, ma valle a spiegare che questo non basta a garantirsi le grazie dei motociclisti italiani. La Racer ha fatto di tutto per guadagnare fama e conquistare il gradino più alto del podio in quanto a bellezza in stile Anni 70. Come Narciso, però, ha passato troppo tempo ad ammirarsi, dimenticando che oggi una moto non deve essere solo bella, ma deve saper coniugare caratteristiche come comodità e praticità. Forse si rifugia nella sua immagine per lenire un vuoto interiore? Lei, però, se ne infischia: se la volete, dovete piegarvi al suo cospetto e… sui semimanubri. Voi, al massimo, potete fungere da specchio e riflettere gli sguardi (tantissimi!) che cattura".

Ducati Diavel, la maniacale

"IO NON HO BISOGNO DI NESSUNO: SONO INVINCIBILE! ANDATECI VOI DALLO PSICOLOGO, NON POTREI STARE MEGLIO DI COSI' E PER QUESTO ME NE VADO"

"Avete presente una persona dall’umore costantemente a terra? Perfetto, il maniacale è tutto il contrario. Abbiamo definito così la Diavel perché si inserisce bene nell’immaginario comune dell’essere smodato. La cruiser di Borgo Panigale è infatti eccessiva rispetto alle sue concorrenti e, con i suoi 152 CV, sembra aver ricevuto un’iniezione di adrenalina che la proietta costantemente sopra le righe. Nella sua categoria svetta in quanto a prestazioni e, per questo, non ha bisogno di nessuno per dimostrare quanto può essere efficace. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei, ma non c’è stato verso di metterla a sedere. Al contrario, sulla sua sella si sta comodi, ma con lei non si dialoga: non ha bisogno di nessuno".

Honda NC750S, la depressa

"TUTTI MI ODIANO, LE MIE SORELLE INANELLANO SUCCESSI UNO DIETRO L'ALTRO E IO NULLA... NESSUNO MI CAPISCE, LASCIATEMI SOLA E NASCOSTA NEL MIO GARAGE"

"In questo caso l’umore è sempre a terra. La NC750S rinuncia in partenza: non si mette in competizione, non affronta la strada più complessa, non si sente una vera moto. Per questo si ritira e soffre il confronto. Ad aggravare la situazione, delle sorelle che sanno interpretare meglio di lei le sfide del mercato. Non è facile mettersi nei suoi panni. Non ha nulla che non vada bene, ma spiegarle che ha delle potenzialità non aiuta. Dentro di sé non trova le risorse per “mettersi in moto”. Abbiamo cercato di lavorare sulla sua presa di consapevolezza, ma la strada è ancora lunga perché il suo desiderio mira al confronto con le naked top seller. Il vero campo di battaglia sarebbe quello cittadino, ma lei punta lo stesso in alto".

Kawasaki Ninja H2, l'ossessiva

"CARBONIO, VELOCITA', POTENZA. TUTTI SI ASPETTANO CHE IO SIA LA MIGLIORE, DEVO ESSERLO. COSTI QUEL CHE COSTI! E TOGLIETEMI QUEL MOSCERINO DAL FARO!"

"La Ninja H2 ci ha parlato di una serie di questioni poco importanti, cercando di catalizzare l'attenzione al di fuori di sè. Ci ha raccontato di quanto sono belle le piste, della dimensione dei cordoli, del raggio delle curve. Sa anche a memoria i km che separano le principali città italiane. Parole, parole, parole. Ora sappiamo quanto carbonio monta, com'è fatto il motore e quanto è potente. Le abbiamo detto che, malgrado tutto sembri sotto controllo, qualcosa sfugge sempre. Entrando in quel vuoto tutte le sicurezze sono cadute e la centralina non ha più saputo tenere a bada il traction control. Pur essendo una moto performante, la Ninja H2 non raggiunge le aspettative: vorrebbe essere la miglior "hypersport", avendo anche il controllo del mercato"

Yamaha SCR950, la dissociata

"DOTTORE, AMO L'ASFALTO. LA ROUTE 66 È IL SOGNO DELLA MIA VITA…VORREI TANTO FARLA IN OFF-ROAD”

"Qui ci sembra che le idee siano un po’ confuse. Alla SCR950, però, tutto torna. Ci ha mostrato quanto starebbe bene con un completo in pelle a frange, ma poi si è presentata nel nostro studio vestita di tutto punto per andare in fuoristrada. Dialogare con lei non è facile, a volte si ha l’impressione di avere a che fare con una custom, altre volte con una scrambler. Non è consapevole di racchiudere più personalità e salta da una all’altra senza ricordarsi della controparte. Questo suo essere polivalente deriva forse da un trauma che l’ha spezzata in due interiormente? Chi lo sa, fino a che le due personalità non troveranno un punto in comune per unirsi e andare nella stessa direzione non ne sapremo di più".
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