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09 March 2017

Guzzi V9 special: Lord of the Bikes, puntata 2

Moto Guzzi V9 è la protagonista della seconda serie di Lord of the bikes 2017, il programma TV sulle special. Nella seconda puntata si sfidano i customizzatori di Radikal Chopper e quelli di Mr Martini, per creare una moto in tema tatoo. Alla fine i giudici assegnano la vittoria a...

Una special ispirata al mondo dei tatuaggi

1/22 La manica bianca è la special ispirata al mondo dei tatuaggi realizzata da Mr Martini per la seconda puntata di Lord of the bikes 2017
Nella seconda puntata di Lord of the bikes 2017, il format tv incentrato sul mondo della customizzazione, ai team rimasti in gara è stato chiesto di realizzare un accessorio per moto destinato ai viaggi, utilizzando dei pezzi di recupero presenti in studio. In base al risultato della prova, la giuria (composta da Filippo Barbacane, Paolo Sormani, Aryk e Gianfranco Guareschi) ha scelto il primo team finalista della puntata: Radikal Chopper, che ha avuto un bonus di mille euro per la realizzazione della moto e la possibilità di scegliere i suoi sfidanti. La scelta è ricaduta su Mr. Martini.
Ai due team è stato quindi chiesto di trasformare la Moto Guzzi V9 Bobber in una moto special ispirata al mondo dei tatuaggi.

Un unico tema, due moto dal carattere diverso

Il serbatoio della special "La manica bianca", di Mr Martini, ospita le vernici da tatuatore
Dalla sfida sono nate due special molto diverse tra loro: "Tattooing" e "La manica bianca" (qui le foto di entrambe). La prima è la moto realizzata dal milanese Andrea di Radikal Chopper, una special retrò dal profumo racing, con pedane arretrate, forcella anteriore ribassata, semimanubri, scarichi 2 in 2 con terminali ovali piatti, cupolino stile endurance, cambio rovesciato… Il serbatoio deriva da una vecchia unità di derivazione USA, la sella invece è in pelle invecchiata, cucita a mano e tatuata!
La manica bianca ha un aspetto più scarno e minimale, ma la moto è ricca di dettagli e gadget, tanto da poter diventare uno studio mobile da tatuatore! Ad esempio, il serbatoio è stato modificato per ospitare un vano portavernici, la sella si trasforma in un seggiolino, il fianchetto nasconde una macchina per tatuaggi ed è presente anche il listino prezzi!
Alla fine, dopo una lunga riflessione, i giudici hanno deciso che la moto vincitrice della seconda puntata di Lord of the Bikes 2017 è Tattooing, la special di Radikal Chopper!

Siete d’accordo con la loro scelta? Esprimete la vostra preferenza su “The Clan” e potrete vincere, ogni settimana, il kit lifestyle Moto Guzzi, composto da una felpa e da una T-shirt della collezione 2017. Inoltre, votando la vostra special preferita di ognuna delle puntate del programma, potrete candidarvi a vivere un giorno da Lord of the Bikes: una full immersion nel mondo della customizzazione presso l’officina che vincerà il titolo in questa seconda stagione. Cliccate qui per votare.

Qui sotto trovate i video con i dettagli di ognuna della special special in gara e un altri due filmati che ci permettono di conoscere i ragazzi che hanno creato le moto. Vi ricordiamo che la prossima puntata di Lord of the bikes andrà in onda domenica 12 marzo alle 22,50 su Sky Uno.

Moto Guzzi V9 special “Tattooing”

Radikal Chopper

Avendo tantissimi tatuaggi addosso il tema mi è piaciuto subito. La prima cosa a cui ho pensato è stata quella di tatuare la pelle della sella e realizzare un tatuaggio come se fosse fatto sulla pelle umana. La moto ha una forte presenza di materiali come l’ottone e l’alluminio, resi vivi da varie lucidature e incisioni, che rappresentano anch’esse un tatuaggio. Incidere il metallo vuol dire far rimanere impresso in esso un’immagine piuttosto che una scritta. Tattooing è equilibrata, ha le giuste proporzioni, che sono fondamentali per me, e la giusta distribuzione dei materiali e delle varie colorazioni. Ho avuto qualche difficoltà nell’alloggiamento della pompa della benzina nel serbatoio molto piccolo”.

Moto Guzzi V9 special “La manica bianca”

Mr. Martini

Lavorare a questo tema è stato difficile perché nessuno del team ha tatuaggi sul proprio corpo. Questo, per noi, è un mondo ancora tutto da scoprire. L’elemento dal quale siamo partiti è il concetto generale della moto. Non è stato infatti un singolo dettaglio a caratterizzarla, ma la sua idea. Abbiamo messo al centro del nostro pensiero il tatuatore biker che gira il mondo per dare vita alle sue creazioni, si ferma, toglie il sellino e inizia a tatuare. Un concetto del tutto nuovo che ha destabilizzato i giudici. Il nome “Manica Bianca” si rifà al linguaggio dei tatuatori. Il tatuaggio a manica, infatti, riveste il braccio esattamente come la manica di una camicia. “Bianca” perché quando abbiamo creato le grafiche sui due cerchi lenticolari l’abbiamo fatto pensando che fossero due braccia bianche da tatuare. Realizzare la sella in modo da farla poi diventare uno sgabello da strada, non è stato facile. Le gambe e il suo meccanismo, infatti, dovevano rimanere del tutto invisibili. Se avessi avuto più tempo avrei usato la pelle, e non il neoprene, per la realizzazione della sella”.
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