Milano – MOTORE Moto Guzzi ha rinnovato la gamma V7 che per il 2012 si presenta in tre versioni: V7 base, V7 Special e V7 Racer. Tutte e tre sono equipaggiate con un motore che è stato aggiornato in modo sostanzioso, ma non stravolto rispetto a quello dei modelli 2011, che a loro volta portavano avanti una tradizione iniziata nel 1977: quella del bicilindrico trasversale a v di 90°. Rispetto ai vecchi modelli 2011 resta invariata la cilindrata di 744 cc, ma sono aumentate la potenza massima dichiarata, che è passata dai precedenti 35,5 kW (48,3 CV) a 6.800 giri agli attuali 37,5 kW (51 CV) a 6.200 giri, e la coppia massima dichiarata, che è cresciuta da 54,7 Nm (5,6 kgm) a 3.600 giri a 58 Nm (5,92 kgm) a 5.000 giri. I nuovi pistoni hanno consentito di aumetari di un punto il rapporto di compressione che è passato da 9,2:1 a 10,2:1. Tra le modifiche principali che hanno riguardato il motore delle V7, si nota che i due collettori di aspirazione con i loro corpi farfallati sono stati sostituiti ad un singolo collettore di forma ad Y che integra un corpo farfallato Magneti Marelli MIU3G da 38 mm di diametro. La vecchia alettatura squadrata per il raffreddamento del gruppo termico, che era stata introdotta sui modelli degli anni Ottanta, è stata sostituita con una di forma arrotondata, come quella delle moto che hanno fatto la storia del bicilindrico V7 di Mandello intorno agli anni Settanta. L’estetica del motore è cambiata anche nel coperchio valvole, che segue il profilo delle alettature, è realizzato in alluminio e ha un bassorilievo con la “firma” Moto Guzzi. Nel complesso, la Casa costruttrice fa sapere di avere introdotto nel motore delle V7 del 2012 oltre il 70% di nuovi particolari, che sono pari a oltre 200 organi meccanici inediti o riprogettati.