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Europa, dazi di Trump: la parola a Indian e H-D

Gli Stati Uniti impongono tariffe doganali su acciaio e alluminio importati. L’Ue ottiene l’esenzione in extremis, ma resta pronta a reagire tassando le moto Usa. Le richieste dell’Acem (Associazione costruttori europei) e le dichiarazioni di H-D e Indian
Giochi di guerra commerciale con la Cina, salva per ora l’Europa. Già in passato gli Stati Uniti avevano minacciato ritorsioni sulle moto per il rifiuto europeo di importare carne con ormoni, ma l’allarme era sempre rientrato. Questa volta, invece, il presidente Trump sta mantenendo le promesse al proprio elettorato operaio: per difendere la produzione Usa di acciaio e alluminio ha imposto dazi all’importazione (rispettivamente 25% e 10%). L’Ue incassa un’esenzione temporanea, ma le ritorsioni sui prodotti Usa, tra cui le moto, restano pronte. Ritorsioni che provocherebbero contro-ritorsioni. Gli Usa sono il principale mercato export per il settore moto dell’Ue, con circa il 30% della produzione, per oltre 620 milioni di euro di controvalore.

L’Acem, l’Associazione europea dei costruttori moto, aveva comunque invitato la Commissione europea a escludere le moto dalle possibili rivalse: “L’Europa è uno dei mercati chiave degli esportatori Usa e all’incirca il 30% di esportazioni europee del settore sono dirette verso l’America. Questo conflitto danneggerebbe entrambe le parti. Nessuno uscirà vincitore” aveva dichiarato Stefan Pierer, N°1 Acem e Ceo di KTM. Ancora più diretto era stato Antonio Perlot, Segretario Generale Acem: “Incoraggiamo la Commissione a cooperare con Washington per raggiungere una soluzione negoziata sui dazi su acciaio e alluminio per attenuare questo conflitto. L’industria moto non deve essere coinvolta”. Ascia di guerra sotterrata, per il momento. Erano preoccupati i commenti dei big delle Case Usa, che per il momento dovranno gestire “solo” l’aumento dei costi dei metalli causati dai dazi e le reazioni degli altri Paesi, Asia in testa.

Michael Pflughoeft, portavoce di HarleyDavidson: “Il fine di H-D è dare ai clienti la possibilità di realizzare i propri sogni di libertà in tutto il mondo. Siamo a favore di un commercio libero ed equo. Crediamo che i dazi provocheranno un aumento dei costi ed eventuali dazi punitivi avrebbero un impatto significativo”.

Neppure il n°1 di Indian in Europa, Grant Bester approvava: “Essendo un’azienda Usa che vende in Europa, la possibilità di dazi ci preoccupa. Anche se sosterrebbero l’industria del metallo, questa sarebbe l’unica beneficiaria e l’impatto sarebbe negativo sui consumatori”.
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