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Moto e neve: ANAS e provincia di Como ignorano le direttive

In passato gli enti proprietari di strade imponevano a tutti gomme invernali o catene, bloccando malamente le moto in inverno. L’anno scorso il Ministero dei Trasporti ha emanato un modello di ordinanza che esclude le due ruote dall’obbligo. Cosa fanno la provincia lariana e l’Anas? Lo ignorano

Moto e neve: anas e provincia di como ignorano le direttive

C’è chi non è capace di applicare le direttive che provengono dall’alto. Oppure non ne ha interesse: il 16 gennaio 2013 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva inviato la Direttiva 1580 sulla circolazione stradale in periodo invernale a tutti gli enti proprietari di strade e a tutte le società concessionarie, oltre che al Ministero degli interni per la Polizia e ai Comandi generali di Carabinieri e Guardia di Finanza. Bene, questa direttiva serviva per fare ordine tra le confusionarie e scoordinate ordinanze emanate da enti locali e gestori stradali: gli utenti non sapevano dove e a partire da quando dovevano montare i pneumatici invernali o mettere nel bagagliaio le catene. Due province confinanti potevano avere periodi di entrata in vigore differenti o addirittura prescrizioni opposte. Questa Direttiva, tra le altre cose, parlava di moto e ciclomotori in due occasioni: per escluderli dall’obbligo generalizzato di pneumatici invernali o catene a bordo e per bloccarne la circolazione con neve o ghiaccio sulla strada o in caso di nevicate (cliccate qui per dettagli e per il testo della direttiva). Imponeva poi agli enti un modello di ordinanza uniforme, poco modificabile e solo in termini di date.

 

VIA LIBERA! ANZI, NO!

Bene, a Como e all’Anas – ma sono solo gli esempi più eclatanti - nessuno se n’è accorto: la Provincia e l’ente strade continuano imperterrite con le ordinanze che vietano a tutti i veicoli (quindi moto incluse) di circolare senza catene omologate o pneumatici invernali – bloccando le moto dal 15 novembre al 31 marzo (15 aprile l’Anas: nella gallery trovate le ordinanze originali). Se manca persino la capacità di adeguarsi alle direttive del Ministero dei Trasporti, allora questi enti hanno davvero dimostrato tutta la loro inutilità e devono essere cancellati (ce la faranno entro la fine del 2013, come programmato?). È mai possibile che un motociclista in una novembrina giornata di sole debba rischiare una multa perché qualche funzionario neppure si degna di utilizzare il modello che il Ministero gli ha trasmesso? E non si dica che gli agenti non “faranno mai le multe col sole”, perché i pubblici ufficiali sono tenuti a rispettare le norme, non a interpretarle dal punto di vista meteo. Senza contare il rischio di contenziosi con le assicurazioni in caso di incidente.

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