Condizioni meteo molto variabili, temperatura intorno ai 15°, vento forte, pista bagnata la mattina ma asciutta il pomeriggio…
Il test SBK di Phillip Island, previsti il 20 e 21 febbraio e ultime sessioni di prova prima dell’inizio del campionato 2017 (
qui il calendario), partono sotto il segno dell’incertezza e vedono la Ducati davanti nel primo giorno. Ma non quella di Davies o Melandri, bensì quella del team Barni, pilotata da Xavi Fores: il cronometro dello spagnolo segna 1'31”412, davanti a Rea (+0”411) e Melandri (+0”804).
Ma andiamo con ordine. Con la pista bagnata, la mattina, era stato sempre un ducatista a siglare il primo miglior tempo, Melandri aveva infatti girato in 1’44”949. Un tempo lontanissimo da quanto fattibile con pista asciutta ma, più che il crono puro, è stato importante per molti piloti prendere confidenza con le moto e trovare soluzioni buone per la gara. A inizio test, con pista bagnata, hanno girato in 11, ma il tracciato è andato poi asciugandosi, cosa che ha convinto tutti (tranne Rea, Lowes e Russo) a girare. Alla fine è stato De Angelis a chiudere al top la sessione mattutina, col tempo di 1’44”949.
La sessione pomeridiana è stata tutta un’altra storia. Con le condizioni del tracciato in netto miglioramento, i tempi sono scesi drasticamente, con la Yamaha di VD Mark in grado di girare in “34”. Ma era solo un antipasto: Davies e Rea si sono dati battaglia sul filo del “32”alto. Entrambi sono stati poi passati da Fores, autore di un gran 1’31”412 che ha lasciato il campione del mondo a 411 millesimi di distacco e Melandri a 804 millesimi.
Più che il comunque buon 4° posto di VD Mark, segnaliamo il 5° di Camier, che ha confermato il momento di forma della MV Agusta. La moto varesina ha preceduto la “verdona di Sykes”, a sua volta davanti alla privatissima Ninja Pedercini di de Angelis per soli 24 millesimi.
Sicuramente da Davies ci si sarebbe potuti aspettare di più, viste anche le prestazioni di Fores e Melandri, invece il gallese ha chiuso solo 8°, davanti all’Aprilia di Savadori e alla R1 di Lowes. A soli 29 millesimi da Alex si è piazzata la migliore delle Honda ufficiali, quella di Hayden, seguita immediatamente da quella di Bradl. Per le due Fireblade c’è l’attenuante del nuovo progetto, anche se il distacco da Fores è di quasi 2 secondi…
Meglio comunque di quanto fatto dalle collaudate BMW di Torres e Reiterberger, rispettivamente 13° e 15°, con in mezzo l’Aprilia di Laverty.
Ma domani è un altro giorno. O almeno così sperano molti piloti, compresi Russo e Badovini, oggi fuori dai “punti virtuali”, avendo chiuso rispettivamente in 19esima e 20esima posizione.