La seconda gara del GP di Thailandia si interrompe dopo 4 giri per l’esposizione della bandiera rossa: all’ultima curva la RSV4 RF di Savadori si rompe, lasciando tracce d’olio sulla pista e lanciando il pilota romagnolo in aria: un grosso spavento, Savadori se la cava con “contusioni multiple”.
Nella seconda manche (composta da 16 giri), proprio come avvenuto nella partenza di Gara 2, Jonathan Rea si porta in testa e domina una gara in maniera impeccabile: si tratta della 200esima vittoria di un pilota britannico nella WorldSBK, più precisamente è la vittoria numero 42 in carriera per il nordirlandese. Proprio come in Gara 1 Tom Sykes beffa all’ultima curva un ottimo Marco Melandri, così il britannico chiude 2° mentre il ravennate è 3°. A proposito di Ducati: Chaz Davies era stato protagonista di una scivolata all’inizio di Gara 2, e ha ripreso la corsa in 19a piazza; la bandiera rossa gli permette di guadagnare diverse posizioni sia in partenza sia durante la corsa, concludendo in 6a posizione. Davanti al gallese ci sono un ottimo Jordi Torres (5°) e un sempre più costante Alex Lowes (4°), che conferma l’ottimo stato di forma della Yamaha R1. Più sfortunato il suo compagno di squadra, Michael Van Der Mark: partito alla grande, una noia meccanica costringe l’olandese al ritiro. In casa Honda è ben accolto il 7° posto di Nicky Hayden, unico pilota del Team Ten Kate che taglia il traguardo: Stefan Bradl cade al quinto giro della seconda manche. A completare la Top 10 ci sono i due spagnoli, Xavi Forès (8°) e Roman Ramos (9°), ed il tedesco Markus Reiterberger (10°). Segono De Angelis, Russo, Jezek, Badovini e Laverty, quest’ultimo in 15a piazza: il pilota irlandese è incappato in una scivolata mentre si trovava al quinto posto; ciononostante il pilota Aprilia porta a casa un punto utile alla classifica. Sfortuna nera per Camier, che si ritira per una noia meccanica alla MV Agusta; non finisce la gara nemmeno l’elvetico Randy Krummenacher.