Il tempo va sempre più migliorando, con qualche timido raggio di sole che sbuca tra le spesse nubi. Si combatteranno per la pole Davies, Rea, Sykes, Giugliano, Guintoli, Savadori, Reiteberger, Hayden, Torres, Lowes, Camier e Van Der Mark.
Le Yamaha sono ancora smontate e i meccanici sono in gran fermento per farle scendere in pista. Giugliano invece è il primo a scendere in pista, ancora “caldo” dalla sessione appena conclusa.
A 10 minuti dal termine Rea fa segnare il primo vero grande giro veloce, seguito da Davies e Sykesi tempi sono già vicini al 1’40” basso. La sensazione è sicuramente quella di poter scendere sotto al muro del 40 per più di un pilota.
Arriva intanto la comunicazione che i meccanici Yamaha non riusciranno a far scendere Lowes in pista, a causa di riparazioni sulla sua YZF R1 che richiedono troppo tempo.
Al momento Savadori, con una intermedia all’anteriore, si porta in cima alla classifica, seguito da Davies e Giuntoli, con l’unica Yamaha in pista. A 5 minuti dal termine il pilota Aprilia fa segnare un tempo come se fosse completamente asciutto: 1’39”47. Van Der Mark porta la Honda ufficiale in terza piazza, mentre Davies, al momento secondo, fa segnare settori record e scala la classifica.
Davies fa un altro lavoro: a un minuto dal termine ferma il cronometro a 1’37”88, mentre Sykes scavalca Savadori. Torres finisce quarto provvisorio, davanti a Rea.
Giugliano invece non migliora e finisce ottavo. Hayden tira fuori un ultimo giro incredibile, guadagnando 7 posizioni e la prima fila: terzo posto per lui.
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