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28 June 2018

Sviluppo della mobilità urbana: le otto proposte di Ancma

In occasione dell'assemblea annuale Confindustria Ancma ha presentato alcune proposte studiate per migliorare la mobilità urbana
In occasione della propria assemblea annuale Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo e Accessori) ha presentato la pubblicazione “Situazione e proposte per la mobilità a due ruote attraverso la quale vengono messe nero su bianco non solo le richieste del comparto al nuovo Governo, ma anche un’attenta analisi delle esigenze di mobilità che emergono soprattutto dai contesti urbani e le risposte ai nuovi bisogni. Ecco i punti chiave:
Città banco di prova – “Per come si sono trasformate – afferma il presidente dell’associazione Andrea Dell’Orto – le città, e Milano ne è l’esempio, costituiscono oggi il banco di prova per antonomasia di una rinnovata strategia di pianificazione e governance della mobilità, perché sono state al contempo causa ed effetto di modalità di spostamenti differenti e della loro integrazione. Dai contesti urbani emerge con forza la necessità di trovare misure organiche per favorire il decongestionamento del traffico veicolare e l’intermodalità, aumentare la sicurezza stradale, ridurre i tempi di parcheggio e percorrenza e, soprattutto, migliorare la qualità dell’aria”.

Due ruote risposta naturale – “In questo scenario – aggiunge il presidente di ANCMA - le due ruote appaiono oggi come una risposta naturale ai nuovi bisogni: spostarsi su biciclette, scooter e motocicli è sempre più un’opportunità. Basti pensare, ad esempio, che più del 70% dei servizi di mobilità condivisa nelle città è rappresentato da servizi di bikesharing, e continua a crescere anche lo scooter sharing”.

Gli ostacoli al cambiamento – Il documento di Confindustria ANCMA affronta poi quelli che sono gli ostacoli che rallentano le risposte alle nuove necessità di mobilità e individua nella “frammentazione delle policy e delle soluzioni amministrative e urbanistiche, nella mancanza di omogeneità tra i vari livelli istituzionali e glistakeholder, ritardi ed inadeguatezze gestionali e infrastrutturali” i fattori che incidono negativamente e appesantiscono il cammino verso la nascita di soluzioni più ordinate, uniformi ed efficaci.

Tavolo mobilità sostenibile – “Questo quadro – sottolinea Dell’Orto - ci spinge a chiedere con forza al nuovo Governo l’istituzione di un tavolo nazionale della mobilità sostenibile. Uno strumento operativo, snello e rappresentativo di tutte le realtà più importanti e significative del mondo della mobilità per mettere a sistema le buone pratiche, condurre attività di monitoraggio continuo per promuovere modelli integrati di sviluppo della mobilità basati sulla sostenibilità ambientale, l’efficacia e l’efficienza economica”.

Sostegno comparto – La pubblicazione evidenzia infine la necessità di “mettere in campo soluzioni sussidiarie per consolidare i positivi segnali di crescita che provengono del mercato delle due ruote ed accrescere la competitività del sistema produttivo. Per far questo sarà opportuno continuare a promuovere aggregazioni e reti d’impresa, favorire lo sviluppo della fabbrica intelligente, sostenere lo scambio tecnologico e supportare gli investimenti in modo strategico, la ricerca e l’innovazione in un comparto che rappresenta un’eccellenza”.

Otto punti per la mobilità urbana del futuro

Le proposte di Confindustria Ancma per la mobilità del futuro si possono racchiudere in 8 punti:
  • 1. Riforma del Codice della Strada: completare l'iter del riordino normativo con particolare attenzione alla circolazione dei motocicli in autostrada, l’accesso di cicli e moto nelle corsie riservate in ambito urbano, la limitazione di ostacoli fissi artificiali. Attenzione alla sicurezza per i veicoli a due ruote nella progettazione di nuove infrastrutture, costituzione presso il Ministero dei Trasporti di un registro nazionale per l’identificazione volontaria delle biciclette. Obbligatorietà del casco per bambini alla guida di biciclette fino ai dodici anni d’età e promozione del trasporto delle biciclette su tutti i mezzi pubblici.
  • 2.Sicurezza stradale: incentivi per l’acquisto di abbigliamento tecnico per motociclisti e ciclisti.
  • 3.Infrastrutture sicure: approvazione dello schema di decreto sui guardrail sicuri per i motociclisti e implementazione infrastrutture per la mobilità ciclistica.
  • 4.Nuova forma di trasporto e mobilità: effettiva realizzazione di una capillare infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici a livello nazionale, promozione dell’uso dei veicoli elettrici attraverso il welfare aziendale, introdurre la mobilità elettrica nelle gare d’appalto.
  • 5. Veicoli a basse emissioni: promuovere l’adozione di un’efficace politica di incentivazione fiscale.
  • 6. Sharing mobility: defiscalizzazione dei servizi di sharing e verifica di conformità delle bicicletteimpiegate nei servizi di sharing.
  • 7. Mobilità legale: definizione di un quadro regolatorio per la micromobilità e campagna di controllo nei confronti delle e-bike.
  • 8.Mobilità connessa: stimolare l’attuazione del Piano di Azione Nazionale sugli ITS (Intelligent Transport Systems).
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