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03 October 2013

Milano, taxi contro moto: “via dalle preferenziali!”

I conducenti delle auto bianche non vogliono condividere le corsie riservate con le due ruote e si nascondono dietro la sicurezza. Gli autisti ATM: “non frenateci davanti”. Ma le moto snelliscono il traffico, dal Comune nessun divieto

Milano, taxi contro moto: “via dalle preferenziali!”

I tassisti milanesi (e alcuni autisti ATM, l’azienda dei trasporti municipali) si scagliano contro moto, scooter e biciclette perché invadono le corsie preferenziali. E lo fanno con un video che, secondo loro, dimostra la scarsa sicurezza della convivenza tra auto, moto e bus.

 

 

Iniziamo con il fare chiarezza: i taxi hanno via libera su tutte le corsie preferenziali, mentre moto e scooter possono percorrerne solo alcune. Le biciclette (e qui siamo d’accordo con chi protesta) non possono percorrere le corsie taxi/bus: innanzitutto a Milano è vietato, poi in alcuni tratti della “cerchia dei filobus” hanno una corsia riservata, infine non è giusto che un autobus con cinquanta passeggeri a bordo sia costretto a viaggiare a meno di 20 km/h dietro una bici.

 

LA PROTESTA (ESAGERATA) DEI TAXISTI

I guidatori di auto bianche si sentono all’angolo: tra il noleggio con conducente via app, il famoso Uber, e il neonato, a Milano, car-sharing Car2go, vedono diminuire il lavoro. Senza contare la crisi economica, che spinge le famiglie a evitare accuratamente le spese superflue. La reazione è prendersela con gli utenti della strada più deboli. Con la scusa della sicurezza, infatti, i taxisti chiedono solo via libera, perché non vogliono aspettare nemmeno qualche secondo al verde. Senza peraltro rendersi conto che più moto in città vuol dire meno auto e traffico più scorrevole. Di conseguenza, più corse e incassi per loro. Non vogliamo negare che ci siano motociclisti o scooteristi maleducati o scorretti, ma lungo la circonvallazione dei filobus 90-91, chi corre maggiori pericoli sono sicuramente i motociclisti, troppo spesso vittime di manovre improvvise da parte degli automobilisti, che effettuano vietatissime inversioni a U. Se una colpa c’è, da parte di alcune due ruote, è quella di correre troppo lungo quella preferenziale, dimenticando che sulla strada non si è soli.

 

GLI AUTOBUS: “NON FRENATECI DAVANTI”

Discorso diverso per i conducenti degli autobus, che hanno ragione quando chiedono più rispetto da parte di moto e scooter (ma spesso abbiamo visto anche taxi lanciarsi in sorpassoni da gran premio agli autobus): loro hanno a bordo passeggeri in piedi e devono rallentare con dolcezza. Se una moto (o un’auto) li supera e inchioda, l’autista è costretto a frenare bruscamente, rischiando di far cadere qualcuno.

 

DAL COMUNE: “TUTTO RESTA COM’È”

Comunque, malgrado questa protesta, l’assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran fa sapere che al momento non sono previste modifiche relative alle corsie preferenziali, quindi via libera alle due ruote (dove autorizzate), magari con un po’ più di prudenza e rispetto per gli autobus e i loro passeggeri. E sempre senza dimenticare i preziosi suggerimenti del nostro manuale di sopravvivenza per motociclisti urbani.

 

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