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11 June 2015

Milano-Biarritz in Yamaha XJR1300. Ovvero: il mio primo Wheels & Waves

Un gruppo di Yamaha XJR1300 parte dal capoluogo lombardo alla volta della cittadina francese dove si svolge il raduno più mitico per chi ama le moto e il surf. Motociclismo c’è, ecco il racconto di viaggio del nostro inviato (che presto parlerà anche dell’evento, con la sua atmosfera unica e le straordinarie special)

Milano-biarritz in yamaha xjr1300. ovvero: il mio primo wheels & waves

Nel 2012 c’erano molte decine, forse qualche centinaio di persone: addetti ai lavori, customizer europei e appassionati motociclisti. I due anni successivi un gruppo di miei amici ci sono andati, raccontandomi cose incredibili (qui la gallery del 2013, per il 2014 firmato Yamaha cliccate qui) e io, a casa a rodermi il fegato per non essere potuto andare, ho iniziato a programmare. Così quest’anno, per la quarta edizione di Wheels & Waves, mi sono organizzato per tempo. Voglio andarci prima che diventi troppo commerciale: già quest’anno sono previste quasi 10.000 persone. Alla fine in redazione è arrivato persino un invito da Yamaha Italia per raggiungere Biarritz in sella ad una XJR1300 (che tra l’altro è protagonista della comparativa con la Honda CB1100EX su Motociclismo di giugno). Come non accettarlo? Ma facciamo un passo indietro.

 

Wheels & waves: moto e surf!

Che cosa è Wheels & Waves? In due parole: il raduno più cool che ci sia in tutta Europa. Forse persino nel Mondo. Nato come riunione sulla spiaggia di un piccolo gruppo di amici -i Southsiders M.C., organizzatori dell’evento- amanti delle moto special d’epoca e del surf (la cittadina francese di Biarritz è la mecca di questo sport in Europa), è diventato in soli quattro anni il punto di riferimento della nuova generazione di bikers del Vecchio Continente e non solo. È a W&W che si manifestano le nuove tendenze; è qui che le Case attente alla moda delle special (ma sarà soltanto una moda, considerati gli investimenti degli ultimi anni?) devono esserci, magari presentando qualche novità. E se non vieni, sei out. Fine della storia.

Yamaha è, tra i colossi giapponesi, ma anche tra tutti i produttori mondiali in genere, la più attenta alle tendenze. In testa alle classifiche di vendita (qui i dati di mercato) con prodotti “furbi” come MT-07 e MT-09 Tracer, ha però una articolata gamma di Sport Classic, ovvero di moto dall’aspetto classico che ben si presta alle customizzazioni (fanno parte di questa categoria la SR400, la VMAX, la XV950 e la XJR1300). Infatti è su questi modelli che è nato il progetto Yard Built. E ora, proprio a Biarritz, viene presentato un nuovo corso: Faster Sons. Di tutto questo e molto altro vi darò conto sul prossimo numero di Motociclismo, quello di luglio (ma ecco una gustosa anticipazione). Intanto vi porto con me nel viaggio da Milano.

 

SI PARTE PER LA FRANCIA

Martedì mattina, ore 8.00 al Deus Café, nel cuore del motoquartiere meneghino: l’appuntamento con altri giornalisti, alcuni opinion leader e lo staff Yamaha è per la colazione. Deus è il punto di partenza perché il Marchio partecipa al viaggio con una Yamaha XJR1300 tutta elaborata. E poi ha in serbo una sorpresa che, ci dicono, verrà presentata a Biarritz, ma che incontriamo poi per strada, una XV950 con sidecar personalissima. Vi racconterò in seguito anche di questa moto.

Partenza, dicevo: il primo giorno di viaggio prevede di raggiungere la Liguria, seguire la costa fino in Francia e addentrarci nelle gole del Verdon, dove passeremo la notte: se volete, prima di leggere il racconto, guardate le foto. La compagnia è allegra, il meteo discreto, l’entusiasmo alle stelle. E la moto? La XJR1300 l’abbiamo già provata sia in versione standard, sia in allestimento Racer (nella comparativa classiche 2014). Così metto il casco sul serbatoio di una special e la faccio mia per il viaggio: ha il manubrio basso e dritto come un manico di scopa, specchietti alle estremità delle manopole (che funzionano meglio degli originali!), pedane arretrate (che per uno spilungone come me significa viaggiare rannicchiato come un feto) e un bello scarico Akrapovic. In autostrada l’unghia di plexiglass davanti agli strumenti serve a nulla e il trasferimento è quasi noioso.

 

La xjr1300 consuma tanto? meglio!

Nel misto della meravigliosa Route Napoleon, che da Grasse porta al Verdon, però, mi diverto come un matto! L’asfalto viscido di alcuni tratti (la pioggia non ha risparmiato il viaggio, in certi punti) frena i miei entusiasmi, perché senza ABS basta poco per trovarsi a misurare la strada col muso. Ma la strada è davvero divertentissima e il paesaggio al tramonto (con le varie sessioni video e foto i tempi si dilatano esponenzialmente) semplicemente incantevole. Il fatto poi che la XJR consumi non poco e abbia un serbatoio piccolo, ci impone numerose soste al distributore. E nei dintorni del Verdon non è così facile trovarne uno. Disperso in una campagna segnata da strade che fanno invidia al Tourist Trophy, ci imbattiamo in piccole perle come Montferrat, paesino raccolto e incantevole dell’entroterra francese. Se la moto consumasse meno o avesse più autonomia -penso tra me- non sarei mai passato in certi posti. Il bello delle special e delle moto vecchio stile: anche i difetti rivelano risvolti positivi…

 

VI DIRÒ TUTTO: APPUNTAMENTO IN EDICOLA E ONLINE

Il secondo giorno scorre più veloce, in gran parte su autostrada, per arrivare fino a Tolosa. Biarritz è a circa 250 km, da bere d’un fiato giovedì mattina, giorno di apertura ufficiale di Wheels & Waves. Voglio godermi ogni istante, ogni evento, ogni personaggio di questo raduno, fino a domenica. Poi un aereo mi riporterà a casa: la moto tornerà sul camion di Yamaha. Che cosa mi aspetto, ancora non lo so. Ma tutto quello che vivrò lo racconterò a voi lettori. Sulle pagine di Motociclismo e su quelle del nostro sito. Se vi piacciono le special, credo troverete il mio racconto interessante. E se invece le moto elaborate non scuotono la vostra fantasia, sono convinto che Wheels & Waves riuscirà comunque a stimolare la vostra curiosità.

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