Che cosa è Wheels & Waves? In due parole: il raduno più cool che ci sia in tutta Europa. Forse persino nel Mondo. Nato come riunione sulla spiaggia di un piccolo gruppo di amici -i Southsiders M.C., organizzatori dell’evento- amanti delle moto special d’epoca e del surf (la cittadina francese di Biarritz è la mecca di questo sport in Europa), è diventato in soli quattro anni il punto di riferimento della nuova generazione di bikers del Vecchio Continente e non solo. È a W&W che si manifestano le nuove tendenze; è qui che le Case attente alla moda delle special (ma sarà soltanto una moda, considerati gli investimenti degli ultimi anni?) devono esserci, magari presentando qualche novità. E se non vieni, sei out. Fine della storia.
Yamaha è, tra i colossi giapponesi, ma anche tra tutti i produttori mondiali in genere, la più attenta alle tendenze. In testa alle classifiche di vendita (qui i dati di mercato) con prodotti “furbi” come MT-07 e MT-09 Tracer, ha però una articolata gamma di Sport Classic, ovvero di moto dall’aspetto classico che ben si presta alle customizzazioni (fanno parte di questa categoria la SR400, la VMAX, la XV950 e la XJR1300). Infatti è su questi modelli che è nato il progetto Yard Built. E ora, proprio a Biarritz, viene presentato un nuovo corso: Faster Sons. Di tutto questo e molto altro vi darò conto sul prossimo numero di Motociclismo, quello di luglio (ma ecco una gustosa anticipazione). Intanto vi porto con me nel viaggio da Milano.
SI PARTE PER LA FRANCIA
Martedì mattina, ore 8.00 al Deus Café, nel cuore del motoquartiere meneghino: l’appuntamento con altri giornalisti, alcuni opinion leader e lo staff Yamaha è per la colazione. Deus è il punto di partenza perché il Marchio partecipa al viaggio con una Yamaha XJR1300 tutta elaborata. E poi ha in serbo una sorpresa che, ci dicono, verrà presentata a Biarritz, ma che incontriamo poi per strada, una XV950 con sidecar personalissima. Vi racconterò in seguito anche di questa moto.
Partenza, dicevo: il primo giorno di viaggio prevede di raggiungere la Liguria, seguire la costa fino in Francia e addentrarci nelle gole del Verdon, dove passeremo la notte: se volete, prima di leggere il racconto, guardate le foto. La compagnia è allegra, il meteo discreto, l’entusiasmo alle stelle. E la moto? La XJR1300 l’abbiamo già provata sia in versione standard, sia in allestimento Racer (nella comparativa classiche 2014). Così metto il casco sul serbatoio di una special e la faccio mia per il viaggio: ha il manubrio basso e dritto come un manico di scopa, specchietti alle estremità delle manopole (che funzionano meglio degli originali!), pedane arretrate (che per uno spilungone come me significa viaggiare rannicchiato come un feto) e un bello scarico Akrapovic. In autostrada l’unghia di plexiglass davanti agli strumenti serve a nulla e il trasferimento è quasi noioso.