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Mike "The Bike" e la Ducati Desmo GP 250: grazie, papà!

La storia leggendaria di Mike Hailwood a inizio anni '60 ha un'accelerazione che lo proietta nell'olimpo della moto, tra i più grandi campioni di sempre. Pilota Ducati già veloce in 125, nel 1960 Mike vuole salire di categoria. Il padre chiede alla Casa bolognese una moto che... non esiste! Borgo Panigale soddisfa la richiesta con la bicilindrica Desmo GP 250, perché Mike è un gran pilota e per gli ottimi argomenti pecuniari di papà Stan

Non bado a spese

Guardate la foto: in posa dopo la vittoria alla gara di Silverstone del 9 aprile 1960 ci sono Stan e Mike Hailwood e al loro fianco il meccanico Oscar Folesani, scelto tra i vari tecnici del reparto corse bolognese perché parla l’inglese. La moto è la Desmo GP 250, che aveva 37 CV alla ruota a 11.600 giri e garantiva una velocità massima di 220 km/h. Mike portò questa 250 a un esordio vincente ma non brillò nel Motomondiale. Alla fine della stagione venne venduta a John Surtees, che l’affidò al fratello minore, Norman.
 
Ma cosa che storia c’è dietro questa foto? La storia di un padre che vuole dare il massimo al figlio. E con un figlio così è inevitabile. Perché il ragazzo che siede sulla moto a fianco della mega coppa della vittoria, lo ripetiamo, è Mike Hailwood, uno dei piloti leggendari nella storia del Motociclismo. Il padre Stan, perfetto in doppiopetto, è un ricchissimo uomo d’affari inglese, padrone di vari centri di vendita ed assistenza moto che sono disseminati in tutto il Regno Unito. Mike all’epoca - siamo nel 1960 - ha 20 anni, è già molto veloce e gravita nell’orbita Ducati avendo corso nel Motomondiale con la 125 GP desmodromica, e vorrebbe presentarsi al meglio al gran salto nelle classi superiori. Che fa il padre Stan per accontentare questo giovanotto di ottime speranze? Chiede alla Ducati di costruire una nuova moto da corsa per Mike, una 250 cc bicilindrica. Una moto, tenete conto, che non esiste, che l’ingegner Fabio Taglioni deve realizzare quasi ex-novo basandosi sulla desmodromica 125 GP.
 
Pensateci: è come se con una mail chiedeste al capo della HRC, il reparto corse della Honda, di costruirvi una 4 cilindri da MotoGP, però non la volete uguale a quella degli altri “privati”, magari vi piacerebbe che sia dotata di un motore dai cilindri piazzati in linea invece che a V. Ovviamente oggi è impossibile, a qualsiasi prezzo, ma nel 1960 Hailwood senior pagò 9 milioni di lire per portarsi a casa tre Desmo GP: due 250 e una 350. In realtà, quello che permise a Mike “the bike” di avere una esclusivissima Ducati non fu solo il suo indiscusso valore in pista e il generoso assegno al reparto corse, ma il fatto che il padre divenne nello stesso anno il rivenditore della Casa bolognese in Gran Bretagna: ordinò ben 1.000 moto stradali e pagò il tutto 200 milioni di lire!
 
Questa Desmo GP 250 non è stata un gran fulmine di guerra e vinse solo in terra inglese, nel campionato nazionale: ai problemi alla ciclistica si unirono dimensioni massicce e una erogazione appuntita della coppia. Nel Motomondiale del 1960 i migliori risultati furono due quarti posti in Belgio (a Spa-Francorchamps) e in Ulster (a Dundrod). L’anno dopo Mike passò alla Honda (250) e pure alla MV Agusta (350 e 500): cominciò così la sua straordinaria carriera e i suoi 9 titoli mondiali in GP.
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