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Scooter elaborati Malossi: il nostro test in pista

Sul tracciato di Adria abbiamo messo alla prova alcuni scooter elaborati da Malossi: Honda Forza 125, Vespa GTS 125 e Piaggio Zip “Trofeo”, un mezzo da 33 CV (alla ruota) e 70 kg di peso! La Casa bolognese presenta inoltre il nuovo carter RC-One per scooter Yamaha

ULTIMA GARA DI CAMPIONATO

Questo fine settimana, presso il circuito di Adria, è in programma il Malossi Day 2015, l’appuntamento più importante della stagione per quanto riguarda le gare di scooter. Sul circuito veneto si terranno infatti le finali dei Campionati Malossi, con l’assegnazione dei trofei nazionali ed internazionali. L’Azienda bolognese ci ha invitato in circuito per testare le migliorie apportate ad alcuni modelli di scooter grazie ai loro componenti e per scoprire in anteprima una grande novità: il nuovo RC-One Yamaha-Minarelli, il carter motore dedicato a tutti gli scooter originariamente equipaggiati con motorizzazione Yamaha da 50 cc raffreddati a liquido. Tra i cordoli del tracciato di Adria inoltre, abbiamo messo alla prova lo scooter Honda Forza 125, la Vespa GTS 125 e il pezzo forte di Casa Malossi, ovvero il Piaggio Zip “Trofeo”. Sfogliate le foto presenti nella gallery, troverete le immagini del nuovo carter e degli scooter che abbiamo testato in pista, poi scendiamo nei dettagli.

ARRIVA IL NUOVO CARTER MOTORE PER GLI SCOOTER YAMAHA

Prima di scoprire come si sono comportati gli scooter tra i cordoli, andiamo ad approfondire la conoscenza dell’ultimo arrivato in casa Malossi, il carter motore RC-One Yamaha-Minarelli. Fino ad oggi Malossi nel proprio catalogo aveva carter motore solo per gli scooter del gruppo Piaggio, dovendo rinunciare così ad una grossa fetta di mercato; ma da ora, grazie a questo nuovo prodotto, la Casa Bolognese riuscirà a coprire il 99% degli scooter in circolazione. Il nuovo RC-One Yamaha-Minarelli RC-One è studiato per tutti gli scooter originariamente equipaggiati con motorizzazione Yamaha/Minarelli da 50 cc raffreddati a liquido e la sua installazione è di tipo Plug&Play (è possibile installarlo senza bisogno di alcuna modifica al mezzo). Questo nuovo carter, può ospitare al suo interno tutta la linea di prodotti Malossi destinati alla gamma RC-One (ad esempio le stesse trasmissioni dell’RC-One Piaggio), unificando così lo sviluppo di componentistica racing per tutti gli scooter. Nel carter motore RC-One Yamaha il basamento del cilindro e la sede della valvola lamellare sono inclinati di 10°gradi rispetto all’asse albero-ingranaggi originale. Il basamento è concepito per poter ospitare unicamente i cilindri Malossi con fissaggio a flangia e prigionieri esterni della famiglia “Flanged Mount testa rossa” da 94 cc, questa soluzione offre la possibilità di progettazione di cilindri totalmente inediti. Per ridurre al massimo le dispersioni, il miscelatore automatico e la pompa dell'acqua meccanica sono stati eliminati. Rispetto al carter di serie, RC-One è più lungo di 15 mm (aumenta così l’interasse e dona maggiore stabilità) e presenta un vano ingranaggi di dimensioni ridotte. RC-One per Yamaha è destinato agli scooter  di Iwata dotati di serie di freno a disco posteriore (non sono necessarie modifiche all’impianto frenante di serie); nella confezione è presente anche la valvola lamellare, i coperchi e un perno ruota speciale,  per poter utilizzare la ruota posteriore originale. Come optional è disponibile il parafango posteriore, per proteggere e mantenere pulito il carburatore. Il prezzo non è ancora stato definito, ma Malossi assicura che sarà in linea con quello del carter RC-One per scooter Piaggio (venduto on line dalla Casa a 516 euro).
 
Caratteristiche Tecniche:
  • Coppia Carter, materiale pressofuso in lega di alluminio silicio ad alta resistenza meccanica.
  • Peso carter completi di cuscinetti: 5,150 Kg.
  • Interasse albero motore - albero frizione: 270 mm.
  • Cuscinetti albero motore: 20 x 47 x 14 mm.
  • Paraoli FKM più PTFE.
  • Valvola lamellare VL 18.
  • Collettore X360 Ø 28 mm  lunghezza 27 mm.
  • Raccordo liquido di raffreddamento maggiorato: ø esterno 18mm ø interno 13,5 mm.
  • Cuscinetto asse ruota 20 x 47 x 14 mm.
  • Perno ruota speciale.
  • Astuccio a rulli ingranaggi misura 16 x 22 x 12 mm.

L’ABITO NON FA IL MONACO

Lo scooter Honda Forza 125 che abbiamo provato in pista è equipaggiato con scarico omologato RX, Multivar 2000, set di molle frizione, pastiglie Malossi Brake Pads Synt, nuova campana frizione, dischi freno a margherita, cinghia trapezoidale ed emulatore lambda (simula i segnali della sonda lambda che la centralina originale si aspetta di ricevere). Nonostante queste modifiche il Forza 125 non si trasforma di certo in uno scooter da corsa, a causa di sospensioni morbide, una posizione di guida poco sportiva e la poca luce a terra, ma le prestazioni del motore risultano migliorate rispetto all’originale. La frenata risulta un po’ spugnosa e le sospensioni originali entrano in crisi facilmente se si aumenta il po’ il passo. Il Forza 125 ci ha permesso di scaldarci in pista, preparandoci alla Vespa GTS 125. Le modifiche principali sulla Vespa riguardano l’adozione di un nuovo gruppo termico, con un cilindro con alesaggio e corsa rispettivamente di 75,5 e 48,6 mm (questa modifica alza la cilindrata a 218 cc), scarico RX Black omologato, nuovi ammortizzatori, variatore, albero a camme… cliccate qui per scoprire tutte le modifiche! La Vespa mantiene inalterato il suo look elegante, ma una volta avviato il motore dallo scarico fuoriesce un sound racing, che lascia intuire che sotto al vestito qualcosa è cambiato… basta ruotare la manopola del gas e il nuovo motore Malossi fa sentire la sua potenza, è subito pronto ad ogni apertura del gas e non risente di buchi di erogazione. Grazie all’ampio spazio in sella è possibile muoversi comodamente per impostare al meglio le curve che, per via delle nuove sospensioni,  possono essere affrontate senza nessuna esitazione. Peccato per il cavalletto che tocca terra abbastanza facilmente! Ottima la frenata.

70 KG DI DIVERTIMENTO

È arrivato il momento del tanto atteso Zip SP “Trofeo”, ovvero quello utilizzato nelle competizioni. In questo caso faremmo prima a dire cosa è rimasto di originale; l’elenco delle modifiche è pressoché infinito, le più importanti comprendono il carter motore completo RC-One, gruppo termico Flanged Mount Testa Rossa, nuovo albero motore, nuove sospensioni… cliccate qui per scoprirle tutte! Per riassumere questo scooter ci basta darvi due dati: 33 CV (alla ruota) e 70 kg di peso. Appena in sella ci si rende subito conto di avere a che fare con un mezzo racing, lo spazio in sella è limitato, lo strumentazione originale lascia il posto ad un contagiri digitale, protezione per la leva del freno anteriore… Basta poi accendere lo scooter e dalla scarico fuoriesce un suono rauco, metallico, cattivo. Sotto gli 8.000 giri l’erogazione è praticamente inesistente, ma appena il motore supera quella soglia è una vera esplosione di potenza, fino ai 13.500 giri/min, e la ruota anteriore non vuole saperne di stare a terra, nemmeno se ci si schiaccia sul manubrio. Lo Zip colpisce subito per la sua maneggevolezza e l’ingresso in curva è sincero e pulito. Per quanto riguarda la frenata è forse un po’ troppo aggressiva e non modulabile, ma stiamo pur sempre parlando di un mezzo racing. Buone invece le sospensioni, che permettono di mantenere le traiettorie impostate senza incertezze. In uscita di curva la potenza del motore si fa sentire, l’avantreno si alleggerisce e lo Zip ci spara letteralmente verso la curva successiva. In conclusione possiamo affermare che lo Zip Malossi è un mezzo molto divertente, non facile da gestire, ma che una volta trovata la confidenza necessaria permette di andare davvero forte! I tecnici Malossi ci assicurano che è possibile replicare nel proprio garage questo scooter, semplicemente installando gli accessori del loro catalogo sul vostro veicolo, senza lavori particolari, anzi, ci dicono che se avessero messo a punto alla perfezione il modello da noi provato avrebbero potuto ottenere risultati ancora migliori! Come se 33 CV su un veicolo di 70 kg non bastassero! 
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