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Lorenzo padrone dei test di Aragon. Valentino trova il feeling

La seconda giornata di test riserva parecchie emozioni, che culminano con la demolizione del record della pista da parte del maiorchino. Marquez impressionante, Pedrosa formichina, Rossi staccato ma contento. De Puniet efficace

Lorenzo padrone dei test di aragon. valentino trova il feeling

In mattinata erano state le Yamaha a guidare il gruppo, con Lorenzo 1° e Valentino 2° ed in effetti anche a fine giornata c’è sempre una Yamaha davanti a tutti. Ma sono stati dei gran bei test, con record abbattuti, moto inedite in pista, parecchi piloti in grado di issarsi in cima alla classifica. Ma il pilota che guarda tutti dall’alto al basso è sempre lui: Jorge Lorenzo. Il suo tempo finale, 1’48”076, è fenomenale e surclassa quello che finora era il riferimento di Aragon, quel 1’48”451 di Stoner che resisteva da un paio d’anni. A dire la verità il maiorchino si è dovuto impegnare per ottenere questo crono in una sorta di simulazione di qualifica. Già, perché durante il pomeriggio, dopo l’iniziale sfuriata di Rossi e il ritorno di Pedrosa, è stato Marquez il primo a battere il record di Stoner.

 

UN ANNO FA LA DIFFERENZA. O NO?

Marc ha girato tutto il giorno con la RC213V 2013, mentre Pedrosa e Bradl hanno provato la 2014. Se Pedrosa non ha però trovato reale beneficio dalle soluzioni nuove, quindi per quest’anno si va avanti con quello che c’è, Bradl ha fatto il proprio miglior tempo con la 2014, che Marquez prova invece domani.

 

TROVARE SEMPRE IL LATO POSITIVO

In casa Yamaha solo sorrisi. Comprensibile quello di Lorenzo, più da interpretare quello di Rossi. Il riferimento cronometrico del pesarese non è eccellente, visto il secondo di distacco dal compagno di squadra. Ma c’è di buono che Rossi ha migliorato molto il feeling con la M1, che ora gli permette di mantenere un atteggiamento più aggressivo in frenata. Valentino ha lavorato sul setting e sulle regolazioni della forcella, ha poi testato un nuovo forcellone (che ha giudicato un po’ troppo rigido) e altri dettagli, che però hanno dato origine ad un pacchetto che ha soddisfatto il pilota di Tavullia: “Sono felice perché prima di oggi non mi ero mai sentito così sicuro in frenata, avevo sempre qualche piccolo problema. Non vedo l’ora di arrivare ad Assen per capire se questo miglioramento varrà anche su altre piste. È un aspetto importante per le qualifiche, perché mi permette di forzare in staccata”.
 

TUTTO SOMMATO, UN’OTTIMA FIGURA

Finiamo con De Puniet, che continua a fre chilometri con la Suzuki HRH1. I suoi riscontri cronometrici della mattina non erano stati poi male. Certo, con dei colleghi così in forma così “spiettata” si fa presto a passare da un buon risultato ad un altro che, almeno numericamente, lascia un po’ di amaro in bocca. A ben guardare, però, il tempo di Lorenzo è migliorato di 1,2 secondi, mentre il divario di De Puniet da Jorge è aumentato meno di 8 decimi, mancano giusto i 4 decimi che comunque il francese è riuscito a limare dal proprio tempo. 

 

La terza giornata ad Alcaniz vedrà in pista solo De Puniet e Marquez. Il primo cercherà di risolvere alcuni problemi in frenata, il secondo invece, come detto, si dedicherà ai test con la nuova RC213V.

 

I TEMPI DI FINE GIORNATA

  1. Jorge Lorenzo  (Yamaha) 1’48”076
  2. Marc Marquez (Honda) 1’48”434
  3. Dani Pedrosa (Honda) 1’48”928
  4. Valentino Rossi (Yamaha) 1’49”007
  5. Stefan Bradl (Honda) 1’49”553
  6. Alvaro Bautista (Honda) 1’50”080
  7. Randy De Puniet (Suzuki) 1’50”860
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