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Legge di stabilità: motociclisti stangati, Ancma rilancia

Il disegno di legge che cancella gli stanziamenti varati dal Governo Monti per incentivare l’acquisto di veicoli a basse emissioni (e reintroduce il bollo per i veicoli con età tra i 20 e i 30 anni), non convince Confindustria ANCMA, che fa una controproposta: la detrazione del 50% sul prezzo dell’abbigliamento tecnico

Legge di stabilità: motociclisti stangati, ancma rilancia

Risparmiare sì, ma in modo intelligente. Sembra un po’ questa la formula alla quale si ispira Confindustria ANCMA, che avanza a Governo e Parlamento una controproposta alla Legge di Stabilità: il disegno legge approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 15 ottobre, infatti, cancella gli stanziamenti varati dal Governo Monti per l’acquisto di veicoli a basse emissioni (come quelli elettrici ed ibridi). L’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori rilancia.

 

PIÙ SICUREZZA OGGI, MENO SPESE DOMANI

La formula alternativa proposta da Confindustria ANCMA è semplice: migliorare la sicurezza dei milioni di motociclisti che circolano sulle nostre strade attraverso la diffusione di abbigliamento tecnico, soprattutto paraschiena e airbag, grazie alla detrazione del 50% sul prezzo d’acquisto (con una riduzione del gettito per lo Stato di 450 mila euro), creerebbe un risparmio per la pubblica amministrazione in termini di costi sanitari stimato in 1,5 milioni di euro (soccorso stradale, accesso al Pronto Soccorso, spese di ricovero). A trarne vantaggio, oltre che le casse dello Stato e le vite di molte persone, sarebbero anche le tante Aziende italiane operanti nel settore dell’abbigliamento per moto.  

 

NIENTE INCENTIVI E BOLLO ANCHE AI MEZZI STORICI

Oltre a ritirare gli stanziamenti per i mezzi a basse emissioni, il provvedimento interviene anche sulla tassa di proprietà dei mezzi di interesse storico: pagheranno il bollo anche quelli con età compresa tra i 20 ed i 30 anni (qui l'ultimo elenco diramato dalla FMI). Un’operazione, quest’ultima, che farebbe entrare nelle casse dello Stato circa 20 milioni di euro, corrispondenti allo 0,05 % del valore dell’intera manovra finanziaria. Facile prevedere che saranno molti i proprietari di mezzi d’epoca ad indispettirsi, demolendo i cimeli, col risultato che il gettito si ridurrà significativamente. Le conseguenze negative si estenderanno poi sull’indotto, dalla filiera della riparazione/manutenzione a quella del turismo.

“La decisione appare discutibile anche in considerazione del fatto che lo stesso Esecutivo, che vuole revocare i finanziamenti, nello scorso mese di settembre aveva approvato il decreto legge “Sblocca Italia” – poi convertito in legge – che introduceva alcune migliorie finalizzate proprio a favorire e semplificare l’utilizzo delle risorse da parte dei potenziali beneficiari (pubbliche amministrazioni, aziende e privati cittadini)” –  ha dichiarato Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA – “Il settore non chiede incentivi a pioggia e aiuti, ma penalizzare i veicoli a basso impatto ambientale è un segnale negativo ed incoerente, proprio nel momento in cui la mobilità sostenibile viene indicata come una delle grandi sfide della società da quelle stesse Istituzioni che ora sembrano esprimere dubbi sulla validità di questa tesi, contraddicendo peraltro quanto precedentemente stabilito”

 

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

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