Altro sogno, è quello di guidare una Kawasaki H2R. 1.000 cc, compressore centrifugo, oltre 320 CV. Infili la testa dietro il cupolino, un rettilineo di fronte a te, dai tutto gas. Il ruggito dello scarico esplode, il fischio della sovralimentazione ti si infila nel casco, e un enorme flusso di potenza inizia a scorrere attraverso la ruota posteriore, facendosi sempre più impetuoso e possente, schiacciandoti le chiappe contro il provvidenziale supporto e obbligandoti a tenerti con forza al manubrio. Le cifre sul tachimetro impazziscono, l’anteriore si solleva violentemente a qualunque velocità, e ogni marcia che tu infili con una fucilata del cambio elettronico viene divorata, sbranata all’istante. Conti fino a 3 e sei a 300, un attimo dopo a 330. Da brivido (che ho provato a Losail, c’è il video, anche on board).
UNA PISTA MITICA CHE CREA DIPENDENZA
Immancabile è un giro a Imola; per me, la pista più bella del Mondo. Oltre 5 km di poesia asfaltata, che ti accompagnano su e giù per una collina mettendoti alla prova in ogni metro, mai in modo banale. Ci sono traiettorie nascoste e altre che vedi ma che probabilmente sono sbagliate, perché quelle corrette non sono mai scontate; ci sono frenate cieche o a moto talmente piegata che dici “non ce la farò mai”; ci sono salite, e discese velocissime dove devi indovinare la linea; ci sono varianti alla vecchia maniera, di quelle che vanno “guidate”, difficili, con vari cambi di velocità, marce da mettere o togliere a moto piegata. Girare a Imola è come girare per la prima volta. Un’esperienza meravigliosa che crea dipendenza (qui il video della comparativa a Imola tra Ducati 899 Panigale, MV Agusta F3 800 e Triumph Daytona 675 ABS R).