Statistiche web

La tenda perfetta per i viaggi in moto? Leggera, facile da montare, compatta

Ciascuno di noi mette il proprio stile nella casa in cui vive, anche se è portatile, anche se non è quella che ci accompagnerà per la vita ma solo per un viaggio. Anche se è una tenda

Tende ideali per viaggi in moto

Fino a ieri il campeggio era visto solo come la scelta di pernottamento più economica. Certo, la tenda per sua stessa costituzione sposa il pensiero “low cost” (cliccate qui per sapere tutto del turismo low cost in moto), ma è diventata anche una filosofia di vita, i cui principi fondamentali sono: contatto con la natura, arredo minimal, possibilità di raggiungere luoghi non serviti da strade e servizi a cui siamo soliti associare il comfort, pernottare in luoghi paesaggisticamente da sogno. Se a tutto ciò aggiungiamo che la casa “take away” deve pure essere facilmente trasportabile in moto si possono comprendere le doti di leggerezza, compattezza e facilità d'uso che le sono richieste.

PROPOSTE PER TUTTI
Il mercato offre un mare di prodotti che, però, non sono nati per la moto (a parte la Expedition di Spidi by Ferrino, che di base è una normale igloo dotata di un vano portabagagli specifico per l'ingombrante vestiario motociclistico), quindi spesso hanno peso e dimensioni che non rispondono alle nostre esigenze. Di seguito vi proponiamo una carrellata di esempi (cliccate sui link per i dettagli e sfogliate la gallery per tutte le foto), per ciascuno dei quali segnaliamo pro e contro, ma vi chiediamo di prendere una posizione commentando l’articolo oppure postando sulla nostra pagina Facebook oppure infine scrivendo a motociclismo.lettere@edisport.it.

Ultima considerazione: è naturale che l'acquisto di una tenda dipenda dal tipo di viaggio che intendete fare e dalla stagione scelta. Incrociando meteo, destinazione che volete raggiungere, capacità di trasporto della vostra moto potrete sicuramente individuare i parametri che vi interessano. Qui, noi ci limiteremo a considerazioni più che altro tecniche.

Ecco le varie tipologie di tende, cliccate sui link per i dettagli

Paola Verani

 

TARP

TARP
È la mamma di tutte le tende. Si tratta di un grosso telo impermeabile, con fori circondati da anelli di metallo, che sta in piedi grazie a due pali. Il suo pregio è evidente: è talmente minimalista da risultare leggerissimo, pur se in grado di ospitare anche sei persone. Un modello a tre posti pesa appena un chilo. Altrettanto evidente il suo difetto: niente pavimento, niente pareti, è freddo e ti espone a fango e insetti.

Pregi: leggerissimo, semplicissimo
Difetti: ancora più spartano di una tenda “chiusa”. Non è autoportante

CANADESE

CANADESE
La canadese è stata, per decenni, la più classica delle tende da campeggio. Dotata di una struttura elementare, non si può dire altrettanto riguardo al montaggio, dato che è laboriosa e che non sta in piedi da sola. Non è neppure molto capiente, a parità di dimensioni esterne. Piace ai nostalgici, anche perché sono in cotone, che pesa e va ingrassato, ma traspira. Bertoni ne ha in catalogo diverse: le biposto pesano 8-9 kg e costano oltre 190 euro. Non sono mai state aggiornate in chiave moderna, chissà perché.

Pregi: ricordano i tempi passati, traspirano
Difetti: scarsa abitabilità, difficoltà di montaggio, peso elevato

IGLOO

IGLOO
Sono le più diffuse. Si chiamano così per via della forma sferica del tetto che ricorda la casa degli eschimesi. La base, invece, è quadrata e la discreta altezza interna che la contraddistingue consente una buona abilità. La maggior parte dei modelli sul mercato è leggera e compatta, quando è chiusa; e quelle con ganci al posto delle asole sono anche rapide da montare. Ce ne sono da uno a 6 posti, con pesi variabili da 1,5 a 7 kg. La struttura portante è per lo più composta da 2 pali flessibili su cui è fissato il telo interno (quello esterno viene poi steso al di sopra della struttura), però ci sono modelli con i pali posti al di sopra di entrambi i teli, più adatti al freddo e al cattivo tempo, ma non al caldo. I tubi vengono poi piegati ad U e fissati agli angoli della base. Esistono anche modelli molto leggeri, con un unico palo che alle estremità si biforca, o con tre o quattro pali che, incrociati tra loro, determinano la struttura geodetica, che è la più resistente al vento e che viene usata in alta montagna. Possono essere a due teli, con un solo telo (che resiste alla pioggia, ma fa ricadere la condensa all'interno) o con un solo telo in Gore-Tex.

Pregi: autoportanti
Difetti: non offrono la migliore abitabilità in relazione alle dimensioni esterne

TUNNEL

TUNNEL
Sono le più leggere, a parità di ingombri esterni, ma sono anche le più spaziose internamente. Sono composte da uno, due, tre archi che si montano in parallelo, dando alla tenda la forma a tunnel. Pesano tra i 750 grammi delle monoposto più estreme ai tre chili e mezzo delle tre posti. Non sono autoportanti: obbligano a mettere i picchetti, ma se il fondo è duro bisogna ricorrere ai cordini e ad appigli solidi e la cosa può andare per le lunghe.

Pregi: leggere, spaziose
Difetti: non autoportanti

OMBRELLO

A OMBRELLO
Dopo le automontanti, sono certamente le più comode: ci riferiamo alle tende a ombrello, come la Westravel K2 Automatic,  importate dalla padovana Vecam, di cui abbiamo pubblicato il test sul numero di agosto di Motociclismo. Funzionano come un vero e proprio ombrello ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non c'è un palo interno che da terra sale fino al tetto, ma il meccanismo sta tutto in alto, lasciando libera la camera.

Le tende a ombrello possono avere entrambi i teli fissati al di sotto del meccanismo a scatto, oppure il solo telo interno, con quello esterno da aggiungere a tenda montata. Nel primo caso, la tenda si monta in un attimo e l'interno, durante il montaggio, non si bagna in caso di pioggia; nel secondo, sarà possibile eliminare il telo esterno nel caso di notti afose. La Westravel appartiene a questa seconda categoria, cosa che la rende adatta tanto all'inverno quanto all'estate. Il suo telo esterno è resistente a 4.000 mm di colonna d'acqua. La K2 a tre posti pesa 3,4 kg, quella monoposto 2,8. Da ripiegate sono dei cilindri lunghi 80 e 67 cm, con diametri da 13/12 cm.

Pregi: montaggio e smontaggio, autoportanti
Difetti: quando sono chiuse sono piuttosto lunghe; col freddo intenso il meccanismo diventa durissimo; il meccanismo di scatto di entrambe le marche che abbiamo provato (Westravel e Solbei) presentano lo stesso problema di non allineamento del maschio con la femmina

POP UP

POP UP
Sfrutta il concetto dei cerchi compressi che, lanciati in aria, si aprono, dando forma a una tenda. Ha aperto una nicchia di mercato: la più famosa è la Quechua 2 Seconds di Decathlon, ma sono prodotte da altre Case, come Bertoni e altre. Sarebbe l'ideale per chi fa lunghi viaggi in moto e, a fine giornata, non ha alcuna volta di mettere le mani sulla “paleria”, se non fosse che, da ripiegata, è un disco troppo grande per poter essere trasportato agevolmente in moto. Fa eccezione il  modello più piccolo della 2 Seconds, quello a un posto e mezzo che, da ripiegato, sta in una sacca da 55 cm di diametro: troppi per ospitare anche il passeggero, quindi è una tenda per piloti single. Autoportante, comoda e ben rifinita, testata sotto 200 litri/h/m², peso 2,4 kg, è più adatta al campeggio invernale/autunnale/primaverile, perché non ha prese d'aria per la stagione calda. Garanzia 2 anni. Pezzi di ricambio e riparazione archi c/o laboratorio Decathlon.

Pregi: montaggio istantaneo, autoportante
Difetti: ingombrante quando è chiusa (diametro 58 cm), richiede concentrazione per essere chiusa e rimessa nella custodia, poco ventilata d'estate

GONFIABILI

GONFIABILI
Invenzione della Nemo che, col suo sistema Air Support Technology, rimpiazza la paleria con tubi che vanno gonfiati. Il risultato sono delle tende a tunnel molto semplici, visto che non hanno nulla di metallico. La biposto Morpho pesa 2,4 kg.

Pregi: più leggere, dato che non hanno i pali
Difetti: sono care e il gonfiaggio è più macchinoso di quello che si potrebbe pensare

GARAGE TRASPORTABILE

GARAGE TRASPORTABILE
Una tenda in grado di ospitare la nostra moto mentre siamo in viaggio: è l'idea che sta dietro a la “Mototent” di Lone Rider, che vi abbiamo già presentato (cliccate qui) e che tranquillizza qualsiasi globetrotter.  Da chiusa è molto compatta (60x20 cm),  è impermeabile e leggera (meno di 5 kg e mezzo). Onestamente, ci piace non tanto perché ha un garage, ma perché ha l'abitabilità di una tenda a casetta (è alta 190 cm e in “garage” è possibile spogliarsi del completo invernale bagnato stando all'asciutto e senza devastare la zona notte) pur essendo trasportabile in moto. Costa ben 496 euro, contro i 110 euro della Decathlon Quechua T4.1, che è fatta secondo un principio molto simile... ma pesa quasi 11 kg.

Pregi: compattezza e leggerezza, se la paragoniamo a una casetta
Difetti: prezzo, ma va detto che ci sono tende molto più piccole e semplici che costano il doppio, come le Hilleberg

KIT DA RAID

KIT DA RAID
È la prima volta che una Casa di abbigliamento motociclistico realizza un kit da campeggio specifico per viaggiare in moto. Si tratta dell'“Expedition” (ne abbiamo parlato qui), ed è stato realizzato da Ferrino che, oltre alla tenda ad igloo a tre posti,  comprende anche materassino (autogonfiante) e sacco a pelo (con temperatura comfort di +7, quindi adatto soprattutto all'uso primaverile). Presi singolarmente, i tre componenti sono piuttosto normali: a renderli motociclistici sono il tascone impermeabile della tenda, pensato per ospitare l'abbigliamento tecnico e il fatto che siano collegabili tra loro, una volta chiusi, per essere meglio legati sulla moto.

Pregi: comfort, tasca nella tenda
Difetti: per essere prodotti destinati alla moto, non spiccano per compattezza

AMACHE

AMACHE
Per molti viaggiatori, sono il massimo, basta che non piova: una struttura di corda da legare tra due alberi, che ti isola dal terreno e non ingombra. Ma l'americana Clark va ben oltre, proponendo amache che proteggono non solo dagli insetti, ma anche dalla pioggia e dal freddo dell'inverno. Mono o biposto, pesi intorno al chilo e mezzo, prezzi elevati (tra i 350 e i 450 dollari).

Pregi: rende usabile con qualsiasi clima una delle soluzioni più romantiche per la vita all'aria aperta
Difetti: sei sicuro di trovare sempre due alberi?

SACCO DA BIVACCO

SACCO DA BIVACCO
Si tratta della soluzione più estrema per campeggiare col cattivo tempo, risparmiando spazio: mettere il sacco a pelo dentro un secondo sacco che non è imbottito, ma è impermeabile. Esistono delle variazioni sul tema che permettono a spalle e testa di giacere all'interno di una piccola camera: sono la via di mezzo tra una tenda monoposto e un sacco da bivacco, come il Tripod Bivy della Black Diamond.

Pregi: ingombro minimo e non devi neanche montarlo
Difetti: se sta già piovendo e sei in terreno scoperto, sei costretto a cambiarti all'aperto e a entrare nel sacco a pelo bagnato; quelli con tendina per spalle e testa pesano quasi come una tenda monoposto, ma sono molto meno ospitali

CASETTA

CASETTA
Si chiamano così perché, per forma, si avvicinano molto alla casa classica, la prima che disegnano i bimbi a scuola. Hanno l'enorme pregio di essere abitabili come una vera dimora, con diverse stanze e la possibilità di cambiarsi all'asciutto e stando in piedi; ma anche l'enorme difetto di essere difficilmente trasportabili in moto, a meno di non dividersi: chi porta il telo interno, chi quello esterno, chi i pali. Alcune hanno la struttura a tunnel.

Pregi: capienza, comfort     
Difetti: ingombro e peso

© RIPRODUZIONE RISERVATA