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22 February 2010

La Casa costruttrice francese messa in liquidazione: il Club Voxan si ribella

Il Tribunale di Clermont ha decretato la liquidazione definitiva della Voxan, respingendo due proposte di acquisto di privati: reazione del Club legato al Marchio.

La casa costruttrice francese messa in liquidazione: il club voxan si ribella



Clermont (FRANCIA) 22 febbraio 2010
- Anche in Francia sono tempi duri per il mercato motociclistico: è stata ufficializzata la messa in liquidazione definitiva della Casa costruttrice transalpina Voxan. L’ha decretata il Tribunale Commerciale di Clermont (dove un ufficio ricopre le stesse funzioni del Tribunale Fallimentare italiano), respingendo le proposte di acquisto dell’azienda giunte da due imprenditori. La decisione ha scatenato la reazione del Voxan Club di Francia, che ha diffuso un comunicato in cui si legge: “IL VCF è particolarmente sorpreso del modo in cui il liquidatore designato dal Tribunale ha trattato i dossier. Sembra che non abbia fornito alcuna informazione, alcuna indicazione ai rappresentanti sindacali. Come non essere toccati da questa fine indegna della VOXAN, proprio quando la Marca è campione in carica di rally stradali e che uno dei modelli più emblematici della Casa ha concluso in testa il Dark-Dog-Tour? Come non avere un pensiero per il piccolo gruppo di persone che lavorano da tanti anni alla Voxan e hanno fatto dei sacrifici sul loro tempo, ma anche sul loro salario per il benessere del Marchio e affinché la fabbrica potesse esistere e affinché la fabbrica potesse progettare e realizzare dei veicoli tanto attraenti. Come non fare perché continui a girare una Voxan? Come non dimenticare i concessionari ed i meccanici che hanno creduto in Voxan e che nel frattempo si ritrovano soli. Una cosa è certa: il Voxan Club non aspetterà che sia suonata la carica per reagire. Noi chiederemo di incontrare i responsabili di questa decisione, per comprendere che cosa l’ha motivata. È incredibile che l’unica Marca francese di moto di grossa cilindrata sparisca in questo modo, nel momento in cui si deve aprire un polo tecnico a Issoire ed il mercato del lavoro è in crisi. Voxan rappresenta un indotto importante per la regione. Non comprendiamo il fatto che le Autorità locali, distrettuali e nazionali non abbiano più mostrato interesse verso il Marchio. Chiediamo a tutti gli appassionati di moto di qualità di indirizzare una lettera di sostegno al VCF in merito al procedimento. Le presenteremo alle Autorità distrettuali”. È difficile credere che un Tribunale francese abbia respinto delle proposte di acquisto che avrebbero potuto risollevare le sorti di una fabbrica transalpina, senza che vi fossero dei fondati motivi su cui basare l’istanza di respingimento. Probabilmente il piano industriale presentato dagli investitori interessati a rilevare la Voxan non era del tutto convincente. In ogni caso, è improbabile che Stato o Autorità distrettuali possano muoversi a sostegno di un’azienda che conta all’incirca una ventina di dipendenti. Resta solo da sperare che arrivi all’ultimo un imprenditore in grado di realizzare un piano industriale più concreto, con cui procedere al salvataggio del Marchio.
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