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L’essenza del bello meccanico (secondo Roland Sands)

Un video emozionante, una pura esperienza caleidoscopica che ci fa scoprire la bellezza che vive nei pezzi e nei mezzi meccanici. Tutto è danza, tutto è arte in movimento

L’essenza del bello meccanico (secondo roland sands)

Per molti le moto hanno un’anima, per molti altri sono solo “ferro-gomma-plastica”: non se ne esce. Ma se, invece che di anima, parliamo di bellezza, nel senso di quella interiore, ecco che i veri appassionati sono tutti d’accordo: le moto ce l’hanno. A volte esce fuori, impossibile non vederla nelle linee immortali di certi modelli (ma qui si va anche un po’ nel soggettivo), altre volte è solo l’occhio più attento, ma soprattutto lo spirito più sognatore e libero, a scoprire il sottile confine oltre il quale la tecnica diventa sublime.

 

CERCATORI DEL BELLO

Chi si fa le special in casa fa parte di questa categoria, e continua a farne parte anche se questa attività diventa un lavoro e magari un marchio noto in tutto il mondo. A Roland Sands è successo proprio così, ma per arrivare dove è arrivato (e rimanerci) gioca ogni giorno con la ricerca del bello, del bello non scontato e che molti non vedono. Forse quando pensa le sue moto lui le vede nella sua testa così come ce le mostra in questo video, forse bisogna essere un po’… flippati per inventarsi ogni giorno moto uniche, forse la bellezza a volte non va solo cercata, va anche immaginata, creata, con audacia e nessun timore di infrangere qualche regola. Dite che il caleidoscopio è un trucco visivo vecchio? Se lo chiamate vintage vedrete che ha tutto un altro sapore. Un consiglio: mentre guardate il filmato, lasciate che le immagini vi riempiano gli occhi, ma non pensate, fatevi trasportare in un viaggio (forse un po’ lisergico) verso l’essenza del… bello meccanico.

 

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