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Tre maxinaked jap a confronto

Abbiamo messo a confronto tre maxinaked dal cuore giapponese: a sfidarsi sono Kawasaki Z1000 R, Suzuki GSX-S1000 e Yamaha MT-10 SP. Ecco come vanno e i pregi e i difetti di ogni modello
1/19 Kawasaki Z1000 R

Kawasaki Z1000 R

La Kawasaki Z1000 R della nostra prova è in versione 2018 (rispetto al modello precedente cambiano le colorazioni, mentre restano invariate le caratteristiche tecniche). È una moto molto "coerente". Tra le curve senti subito che serve una guida un po’ fisica per indirizzarla, così come ti accorgi al volo che non ama particolarmente entrare in curva coi freni “pinzati”, caso in cui offre una certa resistenza a inclinarsi. Per cui, ti regoli. Ecco allora che avere a che fare con lei diventa godere di un motore sempre generosissimo, capace di riprendere dal minimo con forza e di lanciarti a mo’ di fionda a velocità sconsiderate. Diventa fare belle “staccatone” a moto ancora dritta e poi giù in piega, a sfruttare un telaio piuttosto rigoroso e sospensioni che fanno il loro dovere. Va da sé che il terreno dove riesce a esprimersi meglio è il misto veloce, e siamo convinti che gomme più performanti rispetto a quelle di primo equipaggiamento (Dunlop D214) le permetterebbero di essere ancora più convincente e piacevole. Però, tutto sommato, anche nello stretto ci si diverte, aiutandosi coi movimenti del busto si riesce a tenere un buon ritmo. Dopodiché, se ci fosse il controllo di trazione si potrebbe accelerare con più decisione, soprattutto quando si guida su un fondo imperfetto - è pur sempre un mille bello arrabbiato quello che si stringe tra le gambe. Il lato positivo della cosa è che se hai voglia di goderti una bella uscita di curva con… il naso all’insù, non c’è nessun “controllore” elettronico a dirti di no.

Identikit
  • 120,6 CV alla ruota*
  • 208,7 kg a vuoto*
  • 234,3 km/h*

Pregi
  • Look inconfondibile
  • Pomello precarico mono
  • Potenza frenante

Difetti
  • Ciclistica migliorabile
  • No Traction Control
  • Poco Comfort
Kawasaki Z1000 R

Suzuki GSX-S1000

Da un punto di vista obiettivo la GSX-S1000 è una nuda indiscutibilmente valida. Ha un motore da brivido, che mescola una spinta furiosa a una voce esaltante, e una ciclistica che permette di godere di qualunque curva. È piuttosto maneggevole nello stretto, è “solida” sul veloce ed è persino discretamente confortevole dove l’asfalto non è un granché. Il suo impianto frenante assicura decelerazioni decise e sicure. La GSX-S1000 è valida anche nella posizione di guida, che è naturale e non affaticante. Quando provi ad alzare un po' il ritmo però escono alcuni piccoli limiti: la risposta al gas è brusca e quando sei molto piegato impone un attimo di esitazione prima di accelerare, la ciclistica non riesce a “stringere” le traiettorie come le migliori e l’ABS, quando la ruota posteriore scivola in frenata, attende un attimo di troppo prima di intervenire, lasciando “intraversare” la moto più del dovuto. Fastidiose anche le vibrazioni oltre 6.500 giri/min.

Identikit
  • 137,9 CV alla ruota*
  • 199,5 kg a vuoto*
  • 240,6 km/h*

Pregi
  • Motore
  • Freni
  • Posizione di guida

Difetti
  • Risposta al gas brusca
  • ABS al posteriore
  • Vibrazione
Suzuki GSX-S 1000

Yamaha MT-10 SP

Uno dei nostri tester più esperti che dice di aver ritrovato in lei le stesse strepitose sensazioni che la R1M gli aveva regalato al Motorland Aragon nel corso della comparativa delle supersportive. Probabilmente la qualità più speciale della R1M è quella di farti andare forte senza chiederti in cambio un impegno psicofisico stressante, e in effetti questo pregio lo si può copiare e incollare alla MT-10 SP. Non importa quale strada hai di fronte, con lei puoi sempre contare su una ciclistica precisa come un laser e solida come una cassaforte da film western, con la quale il pennellare una curva dopo l’altra diventa il passatempo più bello del mondo. Questa rassicurante e onnipresente sensazione di sicurezza ti permette di guidare al ritmo che vuoi avendo in cambio solo sensazioni positive. E lo stesso se l’asfalto non è un granché. In sella alla MT-10 SP sai che passerai bei momenti senza sentirti messo alla prova come all’esame di maturità. E sai anche che potrai godere di una posizione di guida comoda, di un ottimo impianto frenante e di uno dei motori più gustosi che si siano mai visti su strada. Una voce profonda, una spinta dolce quanto massiccia a qualunque regime, un allungo che non ha nessun senso. Tuttavia, la possibilità che questa moto non ti conquisti c’è. Se la tua idea di naked è quella di una grande agilità, anche a costo di rinunciare a un pizzico di precisione, la troverai un po’ troppo lenta e “fisica” nei cambi di direzione più repentini.

Identikit
  • 143,3 CV alla ruota*
  • 202,2 kg a vuoto*
  • 247,6 km/h *

Pregi
  • Motore
  • Feeling di guida
  • Protezione aerodinamica

Difetti
  • Maneggevolezza migliorabile
  • Consumi/autonomia

*dati rilevati dal nostro Centro Prove
Yamaha MT-10 SP
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