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Kawasaki Ninja H2: eccola in azione!

Nel sesto video pubblicato dalla Casa di Akashi sul sito dedicato alla nuova 4 cilindri sovralimentata si parla del retaggio storico della moto, ma nei secondi finali…

Kawasaki ninja h2: eccola in azione!

Prosegue la marcia di avvicinamento a quello che promette di essere uno dei momenti più attesi di Intermot 2014 (Colonia, 2-5 ottobre), la presentazione della nuova bomba di Akashi, la Ninja H2 (cliccate qui per tutti gli articoli a riguardo). Come ampiamente anticipato, si tratterà di una 4 cilindri con motore sovralimentato tramite compressore centrifugo azionato meccanicamente, un motore che già ci ha fatto sentire il suo cattivissimo urlo. Paradossalmente, quindi, si sa molto del propulsore ma quasi nulla della moto. Innanzitutto non è chiara l’impostazione filosofica, dato che dalle pochissime immagini trapelate parrebbe una sportiva (qui la gallery), ma più di una voce parla di una specie di nuova declinazione del concetto super tourer (categoria oggi rappresentata in Kawasaki dalla ZZR1400). Certamente non sarà una moto da corsa.

 

ECCOLA LANCIATA A TUTTA VELOCITÀ

Nemmeno il sesto video pubblicato sul sito www.ninja-h2.com contribuisce a chiarire la questione. Il filmato pare infatti concentrare l’attenzione sull’eredità sportiva della moto, facendo riferimento alla mitica 750 cc 3 cilindri 2 tempi del 1971, la prima “H2”. Che però non era certamente una race replica… Quindi la “nipotina” del 2015 potrebbe essere una moto cattiva ma stradale, anche perché nessun regolamento sportivo menziona i motori sovralimentati. In più da Akashi ribadiscono che sarà molto diversa dalle ZX-R. Quindi sembrerebbe chiaro.

Sennonché negli ultimi secondi del video si vede (finalmente!) la moto in azione su una pista prova. Non si capisce molto, perché passa come un missile, ma si notano dimensioni tutto fuorché abbondanti, un compatto scarico basso, un cupolino con plexiglas ridotto, pedane arretrate e altine… Ma ci sono anche gli specchietti con indicatori di direzione integrati e un “qualcosa” sul lato sinistro della carena che parrebbe un’appendice aerodinamica (ma potrebbe benissimo essere il supporto di una videocamera). La carenatura, per quel poco che si vede, è integrale ed estesa.

 

L’attesa continua, ma non manca molto.

 

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