Statistiche web

Jorge Lorenzo già operato. Tutto bene, ma non si sa quando rientra

Lo spagnolo è volato a Barcellona immediatamente dopo l’incidente nelle libere di Assen. “Sono stato troppo sicuro di me”, ha dichiarato. Nella notte un intervento di 2 ore: Jorge sta bene, è presto per stabilire i tempi di recupero, ma intanto vuole tornare subito ad Assen...

Jorge lorenzo già operato. tutto bene, ma non si sa quando rientra

La notizia più importante della prima giornata di prove sul circuito di Assen per la prova olandese del Motomondiale è stata in assoluto quella riguardante l’incidente di Jorge Lorenzo. Una bruttissima botta con conseguenze pesanti per il maiorchino: clavicola sinistra fratturata e addio alla gara. Fin da subito dopo il crash (qui la sequenza fotografica) si è capito che la situazione era grave, per la salute del pilota e per le sorti del campionato. Quindi Jorge e il team Yamaha hanno deciso di agire senza indugio, organizzando subito il trasporto a Barcellona per un intervento immediato, effettuato poi nella notte. Operato all’Ospedale Generale di Catalunya dal dottor Joaquin Rodriguez (assistito dai dottori Ana Carreras, Marcos Cots e Michele Zasa della Clinica Mobile), ora il maiorchino è nella fase delicata in cui si valutano le sue condizioni. L’intervento è riuscito, ma saranno i progressi postoperatori a determinare tempi e modi di recupero e di ritorno in moto. Ovviamente sia il pilota che la squadra si augurano che tutto torni nella normalità per il 14 luglio, quando si correrà al Sachsenring. Ma Jorge è un pilota e di certo non lascia nulla di intentato: intanto vuole tornare al più presto ad Assen per stare vicino alla squadra, poi già  che sarà ai box vuoi non provare a vedere se riesce a guidare? Per ora non ha l'autorizzazione dai medici del Mondiale, ma il regolamento gli permette di chiedere un riesame quando vuole e quante volte vuole.

Di seguito le dichiarazioni del dottor Zasa e di Wilco Zeelenberg, team manager Yamaha.

 

Dottor Zasa (Cliinica Mobile)

La durata dell’intervento è stata di circa due ore, ed il decorso clinico post-operatorio è stato regolare. Jorge riportato una frattura complessa e scomposta al terzo medio della clavicola sinistra. È stata un’operazione difficile, apparentemente andata a buon fine. Abbiamo inserito un placca di titanio e otto viti per fissare i frammenti della clavicola. Jorge si è appena svegliato dall’anestesia. Nelle prossime ore valuteremo i progressi del paziente, dopo di che saremo in grado di stimare quanto tempo servirà per la riabilitazione post-intervento”.

 

Wilco Zeelenberg (Team Manager, dichiarazione rilasciata nei minuti successivi all'operazione)

Dopo il primo controllo presso il Centro Medico del circuito e quello successivo presso l’Ospedale di Assen, ieri Jorge ha deciso di essere operato al più presto possibile. Purtroppo non c’erano sale operatorie disponibili ad Assen poiché in tutte erano già stati programmati interventi molto più urgenti per pazienti in pericolo di vita, quindi con priorità molto più alta rispetto alla frattura alla clavicola di Jorge. Siamo allora siamo volati a Barcellona, dove si era resa disponibile una sala operatoria presso l’Hospital General de Catalunya. L’intervento, iniziato alle 2,00 e terminato alle 4,00, ha avuto buoni risultati e ora Jorge sta dormendo, esausto per una giornata lunga e difficile. Dobbiamo aspettare fino a quando si sveglierà prima di fare qualsiasi ulteriore valutazione sulle sue condizioni fisiche e capire quanto tempo ci vorrà per il suo recupero”.

 

TROPPA CONFIDENZA

Per quanto riguarda la dinamica dell’incidente, avvenuto a oltre 230 km/h, l’ha spiegata Jorge stesso, prendendosene tutte le responsabilità: “Sono stato troppo sicuro di me: nel momento dello schianto ero molto veloce e mi sentivo molto forte, ma forse le condizioni non erano quelle perfette per avere così tanta fiducia. Sono entrato in curva più velocemente rispetto al giro precedente e penso di aver toccato una chiazza d’acqua, o forse l’aquaplaning ha ‘alleggerito’ la ruota posteriore facendole toccare la linea bianca, peggiorando il tutto: per questo sono caduto. Sono decollato e quando ho toccato terra mi sono rotto la clavicola. Non ho niente contro questo circuito, è solo sfortuna oppure, come in questo caso, troppa confidenza. Devi essere sempre ottimista: le cose potrebbero andare anche peggio, quindi cercherò di recuperare il prima possibile”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA