Infront Motor Sports e il Circuito di Jerez de la Frontera hanno annunciato che il tracciato spagnolo entrerà a far parte del calendario del Mondiale eni FIM Superbike a partire dall’anno prossimo e fino al 2015. Jerez sarà la tappa finale della stagione 2013, prevista per il 20 ottobre. L’accordo tra Infront Motor Sports e il Circuito di Jerez de la Frontera è stato siglato questa mattina nel municipio della città andalusa.
L’unica volta che il Mondiale Superbike ha corso a Jerez è stato nel 1990, quando il Campionato era alla sua terza edizione, ed entrambe le gare furono vinte da Raymond Roche, che quell’anno vinse il titolo iridato. Fu anche il primo anno in cui una tappa spagnola si aggiungeva al calendario e la regione iberica non è mai più mancata nel massimo campionato delle derivate di serie.
Paolo Flammini, CEO di Infront Motor Sports, ha commentato: “Jerez de la Frontera è da sempre sinonimo del massimo motorsport ed è situato in un’area di grande tradizione sportiva e di importanza culturale. È un grande piacere tornare qui dopo oltre vent’anni e siamo certi che insieme lavoreremo al meglio per la realizzazione di un evento di grande successo.”
María José García Pelayo, sindaco di Jerez, ha dichiarato: “La città di Jerez dà il benvenuto al Mondiale Superbike, una straordinaria competizione motociclistica che con il proprio impatto mediatico rafforzerà l’immagine del Circuito nel mondo e porterà senz’altro grandi benefici alla città stessa. L’accordo raggiunto con gli organizzatori conferma l’avvio del progetto di sostegno del Circuito da parte del Governo”.
Juan Baquero, CEO di CIRJESA, società di gestione del circuito, ha aggiunto: “L’arrivo del Campionato Mondiale eni FIM Superbike a Jerez posiziona il Circuito e la città di Jerez come uno dei punti di riferimento globali del motociclismo. La Superbike è uno spettacolo molto attrattivo e di elevato potenziale, con competizioni estreme ed entusiasmanti, e il pubblico che già non lo sa, dovrà esserne al corrente, ed è proprio su questo che ora inizieremo a lavorare”.
